Steve Jobs si dimette!
Il fautore di tutti i grandi successi di Apple, Steve Jobs, si è dimesso dal ruolo di amministratore delegato della casa di Cupertino. Il padre di iPod, iPhone e iPad ha lasciato tutte le masioni operative al vice Tim Cook, che già in occasione del suo ritiro pro-tempore aveva fatto le sue veci.
“Ho sempre detto che sarebbe venuto il giorno in cui non avrei più potuto rispettare i miei impegni come Ceo di Apple. Sfortunatamente quel giorno è arrivato”, ha scritto Jobs in una lettera: “Credo che i più brillanti e innovativi giorni di Apple siano davanti a noi e io guardo avanti per contribuire al successo in un nuovo ruolo”. “Con la presente mi dimetto da amministratore delegato di Apple. Vorrei rimanere operativo, se il consiglio me lo permetterà, come presidente e membro del consiglio, e dipendente Apple. Riguardo la mia successione, raccomando decisamente di seguire il nostro piano di successione nominando Tim Cook amministratore delegato. E aspetto con ansia di vedere il futuro, e di contribuire al suo successo in un nuovo ruolo. Ho incontrato alcuni dei migliori amici della mia vita ad Apple, e vi ringrazio per i molti anni in cui ho potuto lavorare al vostro fianco”.
L’annuncio ha scatenato un vero e proprio terremoto, tanto in Rete – dove i siti e i forum dedicati al marchio della Mela sono stati invasi dai messaggi di solidarietà dei fan – tanto in borsa, dove ieri, a Wall Street, in chiusura, il titolo della Apple aveva già perso il 7%. La palla, così, passa a Cook, cinquantenne da sempre braccio destro di Jobs: già parte del consiglio di amministrazione della Nike, il manager lavora alla Apple dal 1998. Con una fama da dirigente senza scrupoli, si mise in luce da subito chiudendo diversi stabilimenti appartenenti al gruppo per affidare in outsourcing parte della produzione e della distribuzione. Il timone, Cook, già lo resse in occasione del ritiro momentaneo che Jobs annunciò lo scorso 17 gennaio: il fondatore di Apple ammise di non essere riuscito a superare del tutto il suo problemi di salute (i postumi di una cura per un tumore al pancreas e un trapianto di fegato), preferendo concentrarsi sul suo stato di salute.
Pochi giorni dopo, il National Enquirer – fotografandolo fuori da un centro oncologico californiano – diede a Jobs, dietro consulenza di un specialista, “sei settimane di vita”. Era il 17 febbraio. Nato a San Francisco nel ’55, il fondatore di Apple si diplomò all’Homestead College di Cupertino per poi iscriversi all’Università dell’Oregon, senza però laurearsi mai. La sua carriera nel mondo informatico iniziò alla Atari, che lasciò nel 1976, quando – dopo aver ricevuto dall’imprenditore Mike Markkula un finanziamento – fondò insieme all’amico Steve Wozniak la Apple Computer. Il primo esemplare di personal computer, l’Apple II, fu lanciato sul mercato un anno dopo: facendo totalizzare vendite per oltre un milione di dollari, il primo esemplare partorito dal marchio della mela permise all’azienda, nel 1980, di quotarsi in borsa. Il primo computer “moderno”, tuttavia, compatto, dotato di icone, finestre e menù a tendina e battezzato Apple Macintosh, venne lanciato sul mercato nel 1984.
Ricordiamo che Apple e gli U2 hanno avuto uno stretto legame qualche anno fa. Apple dedicò alla band un iPod Limited Edition in concomitanza dell’uscita del disco contenente il singolo Vertigo dal nome How To Dismatle An Atomic Bomb. (vedi anche: Apple, arriva iCloud ma gli U2cosa c’entrano?)
tratto da iPhoneItalia
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