Dalle Dolomiti alla Sphere di Las Vegas invitata dagli U2
Nel giorno di San Patrizio volevamo farvi un regalo: la pubblicazione di un articolo esclusivo scritto da Tatiana Pais Becher, che ci racconta il suo viaggio a Las Vegas e la storia del legame ultratrentennale con gli U2, che l’ha portata ad essere invitata dalla band stessa nella serata finale della residency “U2: UV Achtung Baby Live At Sphere”.
Tatiana nel backstage del concerto ha potuto consegnare di persona a Bono, The Edge e Adam il suo nuovo libro “U2 Irish In Every Other Way”, nella versione italiana con il titolo “U2 Irlandesi Nell’Anima”.
Quale miglior suggerimento di lettura potevamo quindi darvi in questo 17 marzo?
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U2 IRLANDESI NELL’ANIMA: Da Oscar Wilde allo Zoo TV, da W.B. Yeats a Bloody Sunday https://amzn.eu/d/doqN95U]
Ma ora vi lasciamo alle parole dell’amica degli U2, Tatiana Pais Becher, che ringraziamo per la sua disponibilità e gentilezza, e per far sognare un po’ anche noi…
Dalle Dolomiti di Auronzo alla Sphere di Las Vegas invitata dagli U2
Un viaggio all’inseguimento dei sogni e dell’immensa passione ultra trentennale per la musica degli U2, la mia rock band del cuore. Un amore quello per Bono, Edge, Adam e Larry nato sui banchi del Liceo Linguistico di Auronzo che mi ha portato a trascorrere in Irlanda un periodo della mia vita fino a frequentare un Master all’University College di Dublino, culminato con l’idea di scrivere una tesi di laurea sulle connessioni tra le liriche degli U2 e la letteratura irlandese, tesi che ha ottenuto il massimo dei voti e la lode alla facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università I.U.L.M.
E’ proprio grazie a questo lavoro accademico che nasce la mia amicizia con gli U2, in particolare con The Edge e Bono che per l’occasione ho incontrato e intervistato più volte personalmente a Dublino, essendo la prima fan al mondo a dedicare alla band una tesi universitaria. Lo studio sulle liriche degli U2 e le connessioni con la letteratura e cultura irlandese mi è valso anche la realizzazione di un video per MTV Europe e un premio agli MTV Awards, il Best Fan Award consegnatomi dall’attrice americana Carmen Electra.
Grazie all’amicizia con lo scrittore e musicista irlandese Barry Devlin, regista di molti video e documentari degli U2, voce e bassista del gruppo di rock-celtico degli Horslips, amico di Bono e cognato del premio Nobel della Letteratura Seamus Heaney, e grazie all’opera realizzata sono quindi riuscita a instaurare un rapporto di amicizia e di stima reciproca con gli U2. La band in varie occasioni ha infatti pubblicamente sostenuto le iniziative da me organizzate in qualità di amministratore comunale del mio Comune, Auronzo di Cadore.
L’inizio del nuovo millennio segna un punto di svolta, sia per la responsabilità di diventare mamma sia per l’acuirsi della consapevolezza che viviamo in un mondo colmo di ingiustizie, ineguaglianze e violazioni dei diritti umani. Con grande partecipazione seguo il lancio della campagna “Giubileo 2000” e “Drop the Debt” da parte di Papa Giovanni Paolo II e nel 2002 organizzo una rassegna per gli studenti intitolata “Il Mondo E’ Vostro Potete Cambiarlo”, con Bono stesso che inaugura la manifestazione inviando un messaggio da Killiney. Inizio a chiedermi cosa possa fare una mamma per accendere i riflettori su determinate problematiche e una notte insonne scaturisce l’idea di abbracciare la Trinità Naturale delle Tre Cime di Lavaredo con una lunga Catena Umana di 6000 persone per l’Africa, a pochi giorni dal G8 di L’Aquila, evento realizzato con gli amici dell’ONG bellunese Insieme Si Può 365 giorni, con Bono che sostiene ancora una volta l’evento. Le Tre Cime sarebbero divenute non solo il simbolo d’eccellenza delle Dolomiti Unesco ma anche un emblema di Pace, Libertà e Giustizia per tutti i popoli del mondo.
Nel 2012 segue l’incontro a Dublino con Bill Shipsey, fondatore di Art For Human Rights, in occasione dell’evento Electric Burma per Aung San Suu Kyi, che segna l’inizio di una collaborazione e un’amicizia che mi conduce ad organizzare nel 2015 una seconda Catena Umana per i Diritti Umani. Per l’occasione gli U2 inseriscono l’evento nel loro sito www.u2.com invitando tutti i fan nei paraggi a congiungersi all’abbraccio. Il video di “Le Dolomiti abbracciano i Diritti Umani” in pochi giorni realizza 500.000 visualizzazioni ed entra nella top ten dei più visti al mondo. La risonanza mediatica dell’evento è intensificata dal sostegno personale di Bill Shipsey, che oltre agli U2 coinvolge nel progetto rockstar come Patti Smith, Michael Stipe, Sting e Joan Baez, che inviano messaggi di apprezzamento.
Nel 2017 un’altro sogno che serbavo dall’età di quindici anni si avvera, l’elezione a Sindaco del mio paese. A questa segue l’invito della band ad incontrarli ufficialmente a Roma durante il The Joshua Tree Tour, con la consegna della targa del Comune e una lettera di invito. Ma è nel 2018 che la band mi regala un’emozione indimenticabile: durante l’Innocence + Experience tour a Milano Bono, subito dopo il video Women of the World take over con le immagini delle donne che hanno segnato la storia del mondo, prende il microfono per un shoutout: “Tatiana, l’amica della band, è presente stasera nell’arena. La vogliamo ringraziare pubblicamente per il suo impegno e attivismo per la libertà e la pace”, per poi intonare One.
Già dalla prima data di settembre della residency U2:UV Achtung Baby Live At Sphere, che ha inaugurato la rivoluzionaria location completamente ricoperta di led The Sphere, accarezzavo quindi il sogno di vedere di persona la spettacolare performance degli U2 e ho accolto con sorpresa e enorme gioia l’invito di The Edge di volare a Las Vegas come ospite della band al concerto di sabato 2 marzo, ultima data delle 40 realizzate. Insieme a mio fratello Giuseppe, anche lui grande fan degli U2, ho così intrapreso questo viaggio verso l’Atomic City, come recita l’ultimo brano della band, con un mix di emozione e stupore: dalla quiete delle Dolomiti di Auronzo e Misurina ci siamo trovati catapultati nella realtà/irrealtà kitsch della città più stravagante che avessimo mai potuto immaginare, in una stanza di hotel dal cui terrazzo potevamo ammirare perfettamente il mondo caleidoscopico di The Sphere.
L’obiettivo di questo viaggio, oltre al concerto, era anche quello di consegnare personalmente alla band l’edizione in inglese del mio libro fresco di stampa (febbraio 2024) U2 Irish In Every Other Way, titolo suggerito dallo stesso Bono, pubblicato in Italia con il titolo U2 Irlandesi Nell’Anima. La giornata di sabato 2 marzo inizia al Four Seasons hotel di Las Vegas, dove ci rechiamo per ritirare i biglietti e i pass per l’UV Lounge con la gioia di vedere i nostri nomi inseriti nella lista “U2 Family & Friends”. Proseguiamo diretti al Venetian Resort per visitare la mostra Zoo Station: A U2:UV Experience, una toccante esibizione interattiva dove incontriamo fan della band provenienti da tutto il mondo. Quindi dopo aver visitato questa città irreale ci rechiamo alla Sphere ed entriamo nell’edificio dalla West VIP entry, dove insieme ad alcuni amici statunitensi della band ci dirigiamo verso l’UV Lounge. Da lì le assistenti personali di Edge, Bono e Adam accompagnano amici e familiari della band nel backstage, dove davanti ad ogni stanza per gli ospiti campeggia un cartello con il titolo di una canzone dell’album Achtung Baby: Mysterious Ways, Acrobat, Ultra Violet….entriamo nella “magia” della Sphere e come per incanto ci ritroviamo a brindare con amici e familiari degli U2, in attesa del loro arrivo. Abbiamo così l’occasione di parlare a lungo con la moglie di Edge Morlegih Steinberg e con la sorella Roxanne, e facciamo la piacevole conoscenza del medico e scienziato Dr. William Li, chairman di The Angiogenesis Foundation che vede lo stesso Edge come socio onorario.
Indescrivibile quindi la soddisfazione di ritrovarci nella sala appositamente predisposta per il ricevimento “Family & Friends” e di poter consegnare il mio volume con dedica a Edge, Adam e Bono nel backstage della Sphere, poco prima dell’inizio del concerto. In particolare ho avuto l’occasione di dialogare a lungo con Edge, che ha apprezzato molto il libro e l’originale copertina che immagina una band dove Adam e Larry sono sostituiti dagli scrittori irlandesi William Butler Yeats e Oscar Wilde. Increduli usciamo dalla stanza insieme ai membri della band che si dirigono indossando già i vestiti dello show verso i camerini, mentre noi ci dirigiamo ai posti a sedere assegnatici insieme al gruppo di amici degli U2, e li salutiamo con la promessa che leggeranno il mio libro e l’invito a visitare le Dolomiti di Auronzo e le Tre Cime di Lavaredo.
Nella confusione di persone in sala e sicuramente anche per l’immensa emozione non ci eravamo resi conto che alla serata finale del tour erano presenti anche artisti e modelle del calibro di Dave Grohl dei Foo Fighters e Helena Christensen, oltre all’ospite d’eccezione la First Lady degli Stati Uniti Jill Biden, alla quale la band ha riservato lo “shoutout” dal palco dedicandole il brano All I Want Is You. Il concerto alla Sphere è stato sicuramente l’esperienza più straordinaria, travolgente, incredibile di tutti gli eventi live mai visti nella mia esistenza; sono passati oltre trent’anni dal mio primo concerto a Modena, ma la scintilla che i quattro ragazzi di Dublino hanno acceso in me ha continuato ad ardere e il sogno di quindicenne che desiderava volare in Irlanda per incontrare di persona i suoi idoli è divenuto un legame di amicizia che resiste a spazio e tempo.
“Nei sogni iniziano le responsabilità”, citazione di W.B.Yeats che Bono recita in Acrobat, sembra davvero essere la parola d’ordine della mia esistenza, dove ad ogni sogno realizzato ne segue un altro da rincorrere con rinnovato entusiasmo e l’aspirazione di poter diffondere il messaggio di speranza della band alle giovani generazioni del pianeta.
Tatiana Pais Becher
TATIANA PAIS BECHER si è laureata con lode in Lingue e Letterature Straniere all’Università IULM, con una tesi dedicata al legame tra la musica degli U2 e i grandi scrittori e pensatori irlandesi. Grazie a questo lavoro ha avuto l’opportunità di incontrare e intervistare Bono e The Edge, stingendo un rapporto di amicizia con i 4 ragazzi di Dublino. Si è aggiudicata il premio “Best Fan Award” durante gli MTV Awards di Dublino. E’ autrice di vari articoli sulla band e di due volumi: “L’Irlanda degli U2: musica, letteratura e radici culturali” e “Le Canzoni degli U2”.
Insegnante di Lingua e Letteratura inglese ha ricoperto il ruolo di Sindaco di Auronzo di Cadore. Ideatrice della rassegna per le scuole “Il Mondo è Vostro potete cambiarlo” che ha ottenuto il sostegno di Bono; ideatrice e organizzatrice di due eventi internazionali alle Tre Cime di Lavaredo: la Catena Umana di 6000 persone “Le Dolomiti abbracciano l’Africa” e “Le Dolomiti Abbracciano i Diritti Umani”, eventi che hanno ottenuto il sostegno degli U2 che hanno fatto loro la causa pubblicizzandoli sul sito ufficiale: www.u2.com.
Dal 2012 collabora con Bill Shipsey, fondatore di Art For Amnesty e Art For Human Rights; ha partecipato a: “Electric Burma”; Premio “Ambassador of Conscience Award” conferito da Patti Smith a Joan Baez; l’arazzo a Dublino in onore del Nobel alla Letteratura Seamus Heaney; l’arazzo ad Atene “Welcome Refugees” ; l’evento “Eleanor’s Dream” per il settantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Durante il concerto degli U2 dell’ottobre 2018 ad Assago Bono dal palco la saluta e ringrazia ufficialmente a nome della band durante il discorso dedicato alle donne del mondo, prima di intonare ONE. Dopo la tempesta Vaia che ha devastato le Dolomiti nel 2018 The Edge le scrive una lettera da leggere al Teatro “La Fenice” prima del concerto di solidarietà per i paesi colpiti.
Dal 2019 collabora con Jesse Paris Smith e Rebecca Foon per l’organizzazione no-profit “Pathway To Paris”: ha partecipato ai festival virtuali organizzati durante la pandemia in occasione di “Earth Day” e nel 2020 è apparsa nel video di People Have the Power insieme alla stessa Patti Smith, Joan Baez, Michael Stipe, Ben Harper. Nel 2021 è invitata da Jesse ad intervenire sul palco del Maxxi di Roma durante l’evento di presentazione dell’album “Parola” di Giovanni Caccamo, alla presenza di Patti Smith.
Foto in evidenza e foto contenute nell’articolo © Tatiana Pais Becher
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