Ci sono sempre, anche ora, persone che arrivano dalla Siria alla sicurezza della Giordania solo per scoprire che si vedranno sparare addosso dalle loro stesse truppe. Colpite di schiena o, se catturate, uccise. Ho visto il video registrato di entrambi. Così sconvolgente è stato questo per le truppe giordane e il loro comandante in capo che il re ha dato il suo permesso ai soldati di rispondere al fuoco per proteggere queste persone, anche quando sono ancora in territorio siriano.

Questi giovani soldati giordani si nascondono in trincea, difendendo i loro incarichi, spesso finiscono per passare il tempo con i rifugiati che sono arrivati nella linea di fuoco. Secondo il re, i rifugiati non avrebbero avuto l’acqua o il cibo per un paio di giorni, e così le truppe avrebbero condiviso le proprie magre razioni con l’inaspettata compagnia.

Lungo il confine con l’Iraq, il re ci ha detto che le truppe giordane hanno scoperto un tunnel per i contrabbandieri di armi e droga. Le truppe giordane hanno confiscato milioni di pastiglie di Captagon, un’anfetamina prodotta, utilizzata e venduta dalle forze dello stato islamico. Sembrerebbe che questo conflitto è alimentato da queste droghe che danno assuefazione, che portano l’ipotalamo ad un luogo dove si possono commettere atti orribili e sentirsi euforici di fronte a questo proposito.

Alla curva nord-orientale della Giordania, dove confina sia con la Siria sia con l’Iraq, ci sono le abitazioni del campo Rukban che conta circa 12.000 rifugiati. I giordani stanno cercando di convincere la comunità internazionale sul fatto che hanno bisogno di risorse aggiuntive per gestire questi rifugiati. E da quello che posso vedere, hanno ragione. Disordini tra i rifugiati qui potrebbero non solo mettere in pericolo i cittadini giordani, ma potrebbero anche creare allarmismo verso i rifugiati , facendoli passare per pericolosi quando, in realtà, sono loro di solito quelli in pericolo.