Adam Clayton racconta come è uscito dal vortice della depressione
Il bassista degli U2 Adam Clayton ha rivelato di essere “una persona molto più felice ora” dopo aver superato i suoi problemi di salute mentale e ora che aiuta gli altri a chiedere aiuto se stanno male.
Clayton è ambasciatore per Walk in My Shoes, la campagna di sensibilizzazione e educazione del St Patrick Mental Health Services. Venerdì 8 Aprile Adam, con altre 30 celebrità e blogger, ha condiviso selfie con l’hashtag #MindYourSelfie per aiutare Walk in My Shoes nella sua campagna d’informazione.
“Se qualcuno si sente un pò strano e ha un problema di salute mentale, questo è curabile“, ha detto nel programma radiofonico di Eoghan McDermott sull’emittente irlandese Rté 2fm. “Non è qualcosa con cui si deve convivere per il resto della tua vita. Non è qualcosa che ti fermerà dal lavoro. Ma c’è bisogno di parlare con la gente in merito e c’è bisogno di chiedere aiuto. E così si può recuperare. “
Clayton ha descritto la vita moderna come
“un mondo molto complicato“ dove “a volte sbagliamo”.
“Ho certamente sbagliato anch’io nella mia vita e ho contato troppo su alcol e altre cose che mi hanno portato ad altri problemi,” ha ammesso. “E’ stato un diversivo nella mia vita a cui vorrei non aver ricorso. Ma sono riuscito a rialzarmi ed adesso eccomi qui.”
Clayton ha detto che “più o meno ci fù un momento Eureka” quando si trattò del suo recupero.
“Ero stufo di sentirmi sempre allo stesso modo.”, ha ricordato il bassista 56enne. “Nel mio caso è stato difficile resistere a certi pensieri, ‘Beh, guardati, hai una vita incredibile, cosa c’è di sbagliato in te? Di che cosa si sta parlando? ‘. Alla fine ero stufo di sentirmi stanco.”
A quel tempo, degli amici che avevano ricevuto il trattamento per disintossicarsi da alcol e droga dissero a Clayton che anche lui poteva superare i suoi problemi e sentirsi meglio.
‘ Alla radice di tutto questo, della dipendenza, di certo nel mio caso, è stato un problema mentale ‘ ha detto ‘ Sono stato capace di chiedere aiuto e cambiare le cose: mi sento molto più felice ora‘.
“E’ stato davvero bello riuscire a suonare con questi show, a Dublino, al chiuso di nuovo, perché non avevamo suonato a Dublino al chiuso dall’ultimo spettacolo al Point che abbiamo fatto alla fine dell ‘89. Ed è stata una vera e propria folla di Dublino. E’ stato un vero e proprio pubblico di casa,” ha detto.
“La prima notte, credo, eravamo come una specie di vagabondi che passeggiavano sbattendo contro le cose perché ci era tutto poco familiare. Ma per la quarta notte eravamo abbastanza a nostro agio.”
Quando gli è stato chiesto se la sua attenzione è mai mancata durante la riproduzione di qualcuno dei grandi classici degli U2, Adam ha risposto che le canzoni erano parte di lui.
“Sono un po’ come un vecchio, comodo paio di scarpe“, ha spiegato. “Sei stato in luoghi incredibili con loro. Hanno forse visto giorni migliori ma tu sai che loro sono dentro e fuori. Quelle canzoni, significano tanto per le persone che vengono agli spettacoli ; è una specie di dono straordinario avere una di quelle canzoni ed essere in grado di eseguirle davanti alla gente “.
Per maggiori informazioni sulla campagna, vedere walkinmyshoes.ie o #mindyourselfie.
Fonte | Rte.ie
Foto in evidenza via @U2
Traduzione a cura di Daniela @daniDpVox
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