Live Aid: Il giorno in cui gli U2 conquistarono il mondo
Poche cose nuove si possono dire sul Live Aid ma è bene ripartire dal contesto in cui fu fatto.
– Perché fu fatto il Live Aid? Il Live Aid è stato organizzata per raccogliere fondi a favore dei paesi dell’Africa orientale (principalmente per il Sudan, Etiopia e Somalia).
– Quanti concerti si sono svolti e dove? Durante il Live Aid si sono tenuti contemporaneamente due concerti nel vecchio stadio di Wembley a Londra, Inghilterra e lo stadio JFK di Philadelphia, Stati Uniti d’America.
– Chi era l’organizzatore del Live Aid? Il cantante Bob Geldof e Midge Ure (leader degli Ultravox). Bob Geldof si recò nella zone disagiate per sapere quale fosse la situazione e decise di richiamare l’attenzione del mondo essendo in contatto con i grandi artisti del tempo per organizzare due grandi concerti.
– Cifre Live Aid: Il fondo ha superato 100 milioni di dollari, il Live Aid è stato trasmesso in diretta via satellite in più di 72 paesi e il pubblico ha raggiunto 1,5 miliardi.
– Artisti che partecipano a Live Aid: Alcuni degli artisti che hanno partecipato ai concerti sono stati: Phil Collins, Sting, Led Zeppelin, Eric Clapton, Bob Dylan, la regina, Elton John, George Michael, Madonna, Dire Straits, Bryan Adams, Duran Duran , Judas Priest, Spandau Ballet, Sade, Black Sabbath, David Bowie, Status Quo, Paul McCartney, The Who, Tears For Fears, Tina Turner, Mick Jagger, The Beach Boys, Simple Minds.
Fu il concerto di Wembley ad avere due momenti chiave, e uno di questi è ci fu proprio grazie agli U2, band che in quel momento cominciava ad emergere a livello internazionale. Gli U2 avevano già pubblicato The Unforgettable Fire dopo Under a Blood Red Sky, War, October e Boy.
Sul palco Bono e la band hanno “conquistato il mondo”.
Hanno iniziato la loro performance con Sunday Bloody Sunday, un classico, e hanno proseguito con Bad: a quel punto Bono ha deciso di scegliere una donna del pubblico per ballare con lei; dopo vari tentativi la ragazza si avvicinò al palco, e Bono saltò giù dal palco per andare dalla ragazza.
Questo è diventato un momento magico di comunione tra il pubblico e l’artista. In quel momento, durato pochi minuti, gli altri componenti degli U2 non potevano vedere Bono (essendo molto più in basso rispetto al palco, ndr) e non vederlo causò un po’ di tensione sul palco anche se Larry, Edge e Adam hanno portato avanti magistralmente la performance di Bad.
Nel frattempo Paul McGuinness pensava che quella potesse essere una grandissima occasione sfumata per U2 visto che Bono si stava comportando come un pazzo. Il tempo per gli artisti sul palco era veramente limitato e questa lunga performance di Bad impedì agli U2 di suonare Pride (In The Name Of Love), il grande successo del loro ultimo album.
Nulla è più lontano dalla realtà. Critica, pubblico televisivo e spettatori considerarono questo come il momento chiave del concerto, insieme con la performance dei Queen. Un concerto serve a questo, a trasmettere sensazioni.
U2 SETLIST Live Aid:
– Sunday Bloody Sunday
– Satellite Of Love (snippet)/ Bad (con snippet di Ruby Tuesday, Sympathy for the Devil e Walk On The Wild Side).
Godetevi, e rivedetevi all’infinito la fantastica Bad di quel giorno indimenticabile:
Fonte | u2fanlife
Tags: Bad, Bob Geldof, Bono, Live Aid, Londra, Midge Ure, U2, Wembley