Gli U2 sul tetto del mondo
Che emozione vedere gli U2 premiati a Berlino. La gioia che trasmettono attraverso le foto è contagiosa, al punto che anche io sono felice. Sapere che ancora una volta sono in vetta alle classifiche mondiali è una grande soddisfazione, come se “loro” fossero “mie creature”, come se ciò che sono diventati in questi vari decenni è un po’ anche merito mio che li ascolto da sempre. In fondo in piccolissima parte è così, se non ci fossi stata io insieme a milioni di fan, gli U2 non sarebbero stati premiati e non avrebbero avuto gli stessi stimoli per continuare a suonare. Allora la gioia che provo nel vederli premiati è giustificata ed ha un suo senso: gli U2 sono parte della mia vita in cui per molti aspetti mi riconosco ed i loro successi sono un mio piccolo successo personale, dopo tanti anni passati ad ascoltarli, a ritagliare articoli di giornale, foto, ad acquistare libri ed album e a seguirli su e giù per l’Italia. Che dire poi del prossimo tour..per ora sono solo voci di corridoio non confermate; ma vale la pena sognare che ancora una volta avrò la fortuna di averli nella città in cui vivo, come accadde nel 2010. Fu un periodo fantastico, ricco di emozione. Gli U2 furono a Torino per una settimana ed ogni sera di quella settimana il cuore della città si spostò allo stadio Olimpico, dove aveva preso vita un palco mastodontico a forma di artiglio e dove, sera dopo sera, i fan hanno atteso di incontrare i loro idoli. Eravamo in tanti lì fuori ad aspettare, ogni volta sempre più numerosi perché le voci si erano diffuse a macchia d’olio ed incontrare Bono o Adam o The Edge era un’occasione che anche i più scettici non potevano rischiare di perdere. Oggi come allora, l’attesa di sapere le date ufficiali dei concerti mi rende emozionata e fa si che la mente liberamente navighi verso un nuovo sogno, ancora più bello, se possibile, di quello realizzato quasi cinque anni fa. Per quanto si possa dire contro o si possano non condividere le scelte artistiche, gli U2 lasciano sempre il segno ed averli ospiti nella propria città è un onore oltre una grande soddisfazione..loro che sono immensi, per un certo periodo della loro vita saranno più vicini a me di quanto io non li senta abitualmente. La premessa, questa volta, è di assistere ad uno spettacolo completamente diverso dal passato, un’esperienza intima, una versione degli U2 che non siamo abituati a vedere, ma che sa commuoverci già dalle prime note. La voce di Bono non lascia dubbi: la sua bellezza non è stata intaccata dal tempo, non è invecchiata né è venuta a mancare, anzi, è ancora più emozionante rispetto al passato e Song Of Innocence, in ogni sua canzone, ne è la prova tangibile.
Foto in evidenza | u2gigs
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