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La colonna sonora che ha segnato una generazione

Inserito da on gennaio 6 – 09:00 | 8.288 visite

Erano i primi anni novanta quando in tv venne trasmessa una serie dal titolo “I ragazzi del muretto”, interpretata da giovani attori italiani tutti sulla ventina o anche meno; che narrava frammenti della loro vita, dei compagni di scuola del liceo e delle loro famiglie prese da mille problematiche che sono le stesse che affrontiamo noi giorno per giorno. Colonna sonora del telefilm era “Night&Day”, nella versione interpretata in modo eccellente dagli U2. Di quella serie ricordo di non aver perso nemmeno una sigla, perchè ogni volta la voce di Bono mi distoglieva da qualsiasi cosa stessi facendo, quasi come fossi sotto l’effetto di un incantesimo. A volte erano i miei unici minuti di svago di un’intera giornata passata sui libri o a scuola o ad aiutare in casa. I primi tempi credevo fosse una canzone scritta proprio da Bono, poi, documentandomi un pò, ho scoperto che si trattava di un brano più vecchio, interpretato da diversi artisti, tra cui l’indimenticabile Frank Sinatra, con uno stile molto classico. E’ incredibile come gli U2 siano stati capaci di rendere moderno ed attuale un pezzo degli anni trenta e scritto per un musical; di adattarlo ad un pubblico giovane come era quello che seguiva tutte le settimane il programma tv.

Veniva raccontata la storia di una generazione alle prese con le prime esperienze amorose, dei primi importanti litigi con i genitori e di amicizia; quella profonda che nasce tra i banchi di scuola e che, se sei fortunato e capace ti porti dietro per tutta la vita; un rapporto quasi più solido e sincero di quello che si instaura con un fratello od una sorella. A fine di ogni puntata c’era sempre una sorta di “morale”; un insegnamento da conservare nella memoria come lezione di vita; un pò come i messaggi che passano attraverso le canzoni degli U2; quelli di cui spesso abbiamo bisogno per trovare risposta alle tante domande o come stimolo per andare avanti senza mai smettere di credere nei sogni. Perchè l’importante è non mollare mai un sogno affinchè questo sia ad un passo dal realizzarsi. A volte ci vuole un pizzico di fortuna, ma se c’è una cosa che Bono ci insegna è di credere nel proprio talento per essere sicuri di avere successo.

Penso a “I ragazzi del muretto” e rivedo me davanti allo schermo del televisore di casa ferma immobile ad ascoltare una canzone, ad immedesimarmi in quei giovani che stanno scoprendo cosa vuol dire amare, superare quelle difficoltà di cui prima di allora non se n’erano occupati perchè c’era la famiglia a tenerle lontane. A riprendere un altro brano famoso, si trattava di una generazione di fenomeni, quella attraverso la quale siamo passati anche noi quando era il nostro tempo; quella che è fatta di eroi che giocano a fare i duri, ma che hanno un cuore nascosto chissà dove solo per paura di soffrire e di sbagliare la persona a cui si dice di darlo. Siamo stati anche noi ragazzi di un muretto, stretti da un sentimento di amicizia, da pensieri, gioie e dolori che ci rendono simili pur avendo un’origine diversa ed un differente percorso di vita. Forse ci distinguiamo per l’aspetto, ma siamo uniti da ciò che proviamo, da quei sentimenti comuni che vanno oltre la fisicità del corpo e la razionalità della mente.

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