Leonard Cohen, un Maestro per Bono e gli U2
Lo annuncia la pagina Facebook del musicista solo l’11 Novembre :
“Con profondo dolore comunichiamo che il leggendario poeta, cantautore ed artista Leonard Cohen è morto”.
“Con la sua voce baritonale cantava di amore e odio, sesso e spiritualità, guerra e pace, estasi e depressione“, ricorda Rolling Stone.
Oltre 2.000 cover delle sue canzoni, tra cui la più celebre Halleluja e poi Suzanne e Bird on a Wire, sono state registrate da artisti e grandi voci del rock, pop, country, r&b, tra cui i nostri U2 e Bono, oltre a Elton John, Sting, Aretha Franklin, Bob Dylan, Jeff Buckley, Justin Timberlake, Bon Jovi.
Un testo che rappresenta il tormento di Cohen sempre in ricerca di una vita ascetica da una parte e allo stesso tempo facile a farsi travolgere da alcool, droghe e donne. Cohen, pur non avendo mai abbandonato l’ebraismo e il rituale di osservare il sabato, aveva attribuito al buddismo un ruolo nel tenere a bada gli episodi di depressione che lo avevano afflitto fin da ragazzo e visse molti anni come monaco in un monastero buddista Zen in California.
“Un perfetto equilibrio tra tristezza e lode, questa è la canzone che mi piacerebbe vedere e sentire dal vivo in un concerto futuro.”
Bono avrebbe voluto essere Leonard Cohen ma non potrà mai esserlo; un Leonard Cohen al mondo era più che sufficiente.
Nelle sue canzoni si poteva annegare e sentirsi fondamentalmente al buio, come negli angoli in ombra di una stanza con poca luce. Prendiamo ad esempio le parole in “Anthem” :
“Forget your perfect offering.
There is a crack, a crack in everything
That’s how the light gets in.”“scordati
la tua offerta impeccabile
c’è una crepa
una crepa in ogni cosa
ecco come entra la luce.“
O in canzoni come “Joan Of Arc“:
“It was deep into his fiery heart
he took the dust of Joan of Arc,
and then she clearly understood
if he was fire, oh then she must be wood.”“Era profondo del suo cuore rovente
Egli prese la polvere di Giovanna d’Arco,
e poi ha chiaramente compreso
se era il fuoco, oh allora lei deve essere nel legno. “
Ancora alcuni versi da “Suzanne”, uscita nel 1968 e ripresa nella struttura da ‘Hope’ dei REM nell’album ‘Up’:
“…they are leaning out for love
and they will lean that way forever
while Suzanne holds the mirrorAnd you want to travel with her
and you want to travel blind
and you know that you can trust her
for she’s touched your perfect body with her mind”.“… e loro nel mattino
che si affacciano all’amore
e per sempre lo faranno
mentre Suzanne regge lo specchioTu vorresti andare via con lei
e seguirla ad occhi chiusi
sai che di lei ti puoi fidare
perché il suo pensiero ha toccato
il tuo corpo perfetto”.
Ma il motivo per cui Bono ha molto in comune con Cohen è in questa descrizione di Pico Iyer, in un articolo sull’artista canadese pubblicato su Utne Reader nel 1998.
“Nel tentativo di sposare Babilonia con Betlemme, nel leggere i corpi delle donne con l’ossessività di un biblista, ha finito, più e più volte, per trovare la cerimoniosità, senza ipocrisia e disciplina, senza dogmi.”
O, ancora di più, una delle sue coriste disse una volta:
“Darà la stessa attenzione al presidente di una Nazione così come a chi ha appena camminato vicino a lui per strada”.
Bono, allo stesso modo, è disposto a trattare tutti con uguale rispetto, basti pensare alla cortesia che usa con tutti i suoi fans e allo stesso modo con i politici a cui spesso stringe la mano. Questo è uno dei suoi tratti migliori.
Si può parlare anche della loro tendenza a mettere le donne su un piedistallo! Leggete queste poche righe da Light As The Breeze di Cohen:
“She stands before you naked
You can see it, you can taste it…
It don’t matter how you worship
As long as you’re down on your knees…”“Lei sta in piedi davanti a te nuda
puoi vedere, puoi gustare …
E non importa in quale modo veneri
fintanto che sei
in ginocchio … “
Questi versi non ricordano forse ‘So Cruel’?
“Her skin is pale like God’s only dove
Screams like an angel for your love
Then she makes you watch her from above
And you need her like a drug”“la sua pelle è delicata come solo dio sa
grida come un angelo per il tuo amore
poi lascia che tu la osservi da lassù
e tu ne senti il bisogno come una droga”
O anche i versi di ‘Who’s Gonna Ride Your Wild Horses’:
“Who’s gonna ride your wild horses?
Who’s gonna drown in your blue sea?
Who’s gonna ride your wild horses?
Who’s gonna fall at the foot of thee?”“Chi cavalcherà i tuoi cavalli selvaggi?
Chi si tufferà nei tuoi occhi?
Chi cavalcherà i tuoi cavalli selvaggi?
Chi si inginocchierà ai tuoi piedi?”
E si avvicinano ad un testo più semplice e che richiama meno all’erotismo ma più al rispetto che crea la figura di una donna alla vista del cantante come When You Look At The World (in questo caso la canzone parla delle emozioni e delle domande che si creano e che si pongono in Bono alla vista della moglie Ali).
“When you look at the world
What is it that you see?
People find all kinds of things
That bring them to their knees
I see an expression
So clear and so true
That it changes the atmosphere
When you walk into the room…”“Quando guardi il mondo
Che cosa è che vedi
La gente trova ogni genere di cose
Che li portino in ginocchio
Vedo un’espressione
Così chiara e così vera
Che cambia l’atmosfera
Quando cammini nella stanza”
Per un collegamento diretto, ovviamente c’è la straordinaria versione di Bono di “Hallelujah” per “Tower of Song: The Songs of Leonard Cohen”, uno dei tanti album tributo a Cohen, pubblicato nel 1995. I riferimenti al nome segreto di Dio ( “You say I took the Name in vain / I don’t even know the Name” – “Dici che ho pronunciato il Nome invano / Ma se non lo conosco nemmeno il Nome” , il verso in cui immaginiamo Bono ridere come in “Until the End of the World”), e la potenza e la sacralità delle parole (“There’s a blaze of light in every word / it doesn’t matter which you heard / the holy or the broken hallelujah” – “C’è un’esplosione di luce in ogni parola / E non importa se tu abbia sentito / La sacra o la disperata Alleluja “). I suoi giochi musicali con le parole ( “The minor fall, the major lift” – “La minore scende, la maggiore sale”), i riferimenti a David e Betsabea, Sansone e Dalila (“You saw her bathing on the roof…she broke your throne, she cut your hair” – “La vedesti fare il bagno dalla terrazza / Ti spaccò il trono, ti rase i capelli” ).
Bono ha affermato di amare la versione di Jeff Buckley per lo più per la gelosia della capacità di Buckley di allungarne le note al limite. La versione di Bono è bellissima per il modo in cui canta, con una voce roca da amante che gli conferisce un’atmosfera intima molto adatta, e il modo in cui canta in falsetto sui cori è da brividi.
Cantata più volte anche durante i live degli U2 come snippet , qui una versione durante il 360° Tour a East Rutherford, nella data del 20 Luglio 2011:
Inoltre nel 2005 in occasione del film “Leonard Cohen: I’m Your Man” gli U2 eseguirono e registrarono con il loro grande maestro un’emozionante versione di “Tower Of Song”, presso il teatro The Slipper Room di New York.
In questa occasione Bono canta in una sola strofa:
“I see you standing on the other side
I dont know how the river got so wide
I loved you baby, way back when
and all the bridges are burning
that we might have crossed
but I feel so close to everything that we lost
well never have to lose it again”“Ti vedo stare sull’altra riva
non so come mai il fiume si sia ingrossato
ti amavo, tesoro, molto tempo fa
e tutti i ponti che avremmo potuto attraversare
sono in fiamme
ma mi sento così vicino
a tutto quello che abbiamo perso
non dovremo mai perderlo di nuovo”
Un’esibizione che rimarrà nella Storia dellaMusica, e purtroppo mai più ripetibile ormai!
Questo è il tributo degli U2 per il loro grande e rispettato Maestro pubblicato sul loro profilo Instagram dopo l’annuncio della sua scomparsa:
Bono cita le parole di Death Of A Ladies’ Man, che leggendole ora sembrano quasi un triste addio :
“So the great affair is over but whoever would have guessed
it would leave us all so vacant and so deeply unimpressed
It’s like our visit to the moon or to that other star
I guess you go for nothing
if you really want to go that far”“La grande storia è finita ma chi avrebbe mai immaginato
che ci avrebbe lasciati tutti così assenti e profondamente indifferenti
E’ come la nostra visita alla luna o a quell’altra stella
immagino che non devi avere una ragione per andarci
se davvero vuoi andare così lontano.”
Non possiamo infine chiudere senza il testo di Hallelujah ; ne esistono molte versioni differenti, come già detto, ma questa che segue è la più conosciuta.
HALLELUJAH
Now I’ve heard there was a secret chord
That David played, and it pleased the Lord
But you don’t really care for music, do you?
It goes like this
The fourth, the fifth
The minor fall, the major lift
The baffled king composing HallelujahHallelujah (x4)
Your faith was strong but you needed proof
You saw her bathing on the roof
Her beauty and the moonlight overthrew you
She tied you
To a kitchen chair
She broke your throne, and she cut your hair
And from your lips she drew the HallelujahHallelujah (x4)
You say I took the name in vain
I don’t even know the name
But if I did, well really, what’s it to you?
There’s a blaze of light
In every word
It doesn’t matter which you heard
The holy or the broken HallelujahHallelujah (x4)
I did my best, it wasn’t much
I couldn’t feel, so I tried to touch
I’ve told the truth, I didn’t come to fool you
And even though
It all went wrong
I’ll stand before the Lord of Song
With nothing on my tongue but HallelujahHallelujah, Hallelujah…
ALLELUJA
Ho sentito di un accordo segreto
Suonato da David e gradito al Signore
Ma a te della musica non importa poi molto, vero?
Beh, fa così:
La quarta, la quinta
La minore scende, la maggiore sale
Il re perplesso compone l’AllelujaAlleluja (x4)
La tua fede era salda ma avevi bisogno di una prova
La vedesti fare il bagno dalla terrazza
La sua bellezza e il chiaro di luna ti vinsero
Lei ti legò
Alla sedia della cucina
Ti spaccò il trono, ti rase i capelli
E dalle labbra ti strappò l’Alleluja.Alleluja (x4)
Dici che ho pronunciato il Nome invano
Ma se non lo conosco nemmeno il Nome
Ma anche se fosse, a te poi cosa importa?
C’è un’esplosione di luce
In ogni parola
E non importa se tu abbia sentito
La sacra o la disperata AllelujaAlleluja (x4)
Ho fatto del mio meglio, non era granché
Non provavo nulla, così ho provato a toccare
Ho detto il vero, non sono venuto per prenderti in giro
E anche se
è andato tutto storto
Mi ergerò davanti al Dio della Canzone
E dalle mie labbra altro non uscirà che AllelujaAlleluja…
Ecco invece alcune strofe che Cohen ha reso pubbliche solo nei suoi concerti. I versi riportati qui di seguito sono un buon compendio di quanto egli ha cantato negli anni.
Baby, I’ve been here before.
I know this room, I’ve walked this floor.
I used to live alone before I knew you.
I’ve seen your flag on the marble arch,
but (listen) love is not some kind of victory march,
no, it’s a cold and it’s a very broken Hallelujah!There was a time you let me knowWhat’s really going on below
But now you never show it to me, do you?
I remember when I moved in you,
And the holy dove she was moving too,
And every single breath that we drew was Hallelujah!Maybe there’s a God above,As for me, all I’ve ever seemed to learn from love
Is how to shoot at someone who outdrew you.
Yeah but it’s not a complaint that you hear tonight,
It’s not the laughter of someone who claims to have seen the light
No it’s a cold and it’s a very lonely Hallelujah.
“Give me a Leonard Cohen afterworld so I can sigh eternally” — Kurt Cobain
“Datemi un Leonard Cohen nell’aldilà così che io possa sospirare in eterno” – Kurt Cobain
Articolo a cura di Daniela @daniDpVox
Fonte | Atu2 Leonardcohen.it
Testo e traduzione ‘Halleluja’ © Yuri Garrett Leonardcohen.it
Video via Урфин Джус, BONO TV, Casandra O
Foto via Open Culture, © J.Soriano via @GettyImages, www.leonardcohenfiles.com
Tags: #U2NewsIT, Bono, Hallelujah, Leonard Cohen, Tower Of Song, U2