I nostri migliori auguri a Bono!
Nel giorno in cui Bono compie 58 anni abbiamo voluto dedicargli, oltre a numerosi post, uno speciale articolo.
Tutti i compleanni di Bono sono speciali, ma questo, per noi, lo é di piu. Sarà per le tematiche di Songs of Experience, o sarà perchè Bono, mai come in questi mesi, ha dato tutto se stesso verso i fan, e verso chi gli vuole veramente bene.
"The showman gives you front row to his heart"Tanti Auguri al nostro caro #Bono, a colui che ci dà tutto il suo cuore…
Pubblicato da U2360gradi.it su mercoledì 9 maggio 2018
Ecco una serie di parole, scritte a caldo, da noi dello staff di U2360GRADI.IT e alcuni collaboratori, per augurargli Buon Compleanno!
“And I felt like a star
I felt the world could go far
If they listened to what I said”“Cosi cantavi nel 1980, nella canzone The Ocean. Non so se avevi già previsto che saresti diventato, negli anni, uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, leader di una delle più grandi band del mondo. Non so se, mentre eri seduto al Trinity College nel 1979, avevi già previsto che un ragazzo semplice della periferia di Dublino, un giorno avrebbe stretto le mani di tutti i piu Potenti del mondo: di grandi Uomini, come il Papa o Nelson Mandela,o di piccoli uomini, che sei stato costretto ad abbracciare per i tuoi nobili scopi. Soprattutto non so se oggi dentro di te pensi che il mondo lo hai veramente cambiato: forse no, in Songs of Experience secondo me hai alzato bandiera bianca. Perchè questo mondo non cambierà mai, purtroppo. Andrà sempre peggio. I Potenti continueranno a tirare i fili dei burattini, le guerre ci saranno sempre più violente, la povertà sarà sempre più vasta della ricchezza. Però so una cosa: che a me, come a milioni di persone, sparse in tutto il mondo, dal 1976 ad oggi, hai reso la vita migliore. Grazie alle tue canzoni, e alle tue idee. Per me, come per tanti, amarti, ed avere gli U2 come colonna sonora della vita.,è la più grande fortuna che mi poteva capitare. Forse non lo hai cambiato il mondo, ma hai cambiato le nostre vite. Grazie Bono, grazie di tutto. Auguri sinceri, di cuore. P.s. sarai, e sei sempre stato, un fuoriclasse.”
“Bono é quello che dopo 41 anni sa sempre e comunque mettersi in discussione. La cui voce non puoi evitarla, ti insegue, ti si insinua nell’anima. E non importa se non sei fan, se non apprezzi quello che fa. La sua voce la riconoscerai sempre e comunque”.
“Buon compleanno Bono! Buon compleanno a te che sei un parente caro, un amico, o forse più… Auguri a te che ci sei e ci sei sempre stato! Si, perchè è così, ogni volta che mi sento giù, ogni volta che la vita mi gira le spalle, ogni volta che mi sento sola… a me basta ascoltare la tua voce, i versi delle tue canzoni sono i tuoi consigli, sono capaci di tirarti fuori dal buco nero in cui stai per cadere, ogni volta… ogni volta le tue parole sono proprio quello che stai cercando e di cui hai bisogno.
Tu puoi essere lo showman, la rockstar, l’acrobata, il predicatore, puoi anche essere il diavolo irriverente… ma resti sempre Paul David Hewson, quel ragazzo, nato in una Dublino difficile, che dai suoi mille problemi ne ha tratto la sua forza. Hai saputo crearti una famiglia meravigliosa, la tua fedele Alison è sempre lì, così come i tuoi compagni di scuola. E questo insegni, che nella vita nulla è perduto, basta il solo amore a cambiare la propria vita e il mondo. Basta trovare un amico caro che ci sia in quei 5 minuti di buio, e tu sei l’amico che, per chi ti segue, c’è sempre, anche se lontano.
E nella tua megalomania anche a livello umanitario hai tenuto sempre fede al tuo pensiero e te ne freghi di critiche e cattiverie…almeno tu ci provi!
Aspetto di rivederti a breve, manca poco ormai, e sarò di nuovo lì ad aspettare che tu arrivi su quel palco per cantarci la tua vita, i tuoi insegnamenti, i tuoi consigli, le tue pene e questa volta anche la tua rinascita e consapevolezza di star invecchiando, ma ancora una volta stai dimostrando che tutto passa e non puoi fare a meno di noi, dei tuoi fan, così come noi di te.
Un giorno forse riuscirò a parlarti per 5 minuti, e lì ti chiederò anche solo un abbraccio, per ringraziarti di tutto. Auguri a te Bono, God Bless You, sempre.”
“I’m more than you know
I’m more than you see here
I’m more than you let me be
I’m more than you know
A body and soul
You don’t see me but you will
I am not InvisibleThere is no them
There is no them
There’s only us
There’s only us…
…There’s only you
There’s only me
There is no them”
“Tanti auguri per i tuoi 58 anni!
L’ultimo album degli U2 è composto da “lettere” destinate a tante persone. Oggi una piccola lettera te la scrivo io, quasi da figlio e non da fan.
In questi ultimi anni ci hai fatto prendere più di uno spavento per la tua salute. Finito questo tour tu e quegli altri tre matti dovreste riposarvi per un po’. L’età avanza e lo stress fa brutti scherzi. Ogni segno sul tuo viso è una storia che ci ha commosso o ci ha fatto ridere. Ogni nota ballata o cantata con voce rotta dal pianto è un miracolo. Un miracolo perché milioni di persone, per qualche ora, sono connesse da un legame indissolubile.
Ogni storia è un consiglio o una lezione di vita.
È intorno alla luce che l’oscurità è più densa ma per ogni passo in avanti del buio c’è una luce che non si spegnerà mai.
È su quella linea d’ombra che vivi tu. Lì viviamo tutti noi.”“And this is a song
A song for someone
Someone like me.”
“Se mi chiedessero come rivolgermi a Bono mi rivolgerei a lui come una figura familiare polivalente, per me negli ultimi anni è stato come un secondo padre, un fratello maggiore, probabilmente anche come seconda madre, ma anche come un amico fidato: è stato al mio fianco in ogni situazione, bella o brutta che fosse ed è riuscito a dar voce ad ogni mio pensiero, anche a quei pensieri che non sono semplici da ammettere a noi stessi perché contorti e alle volte contraddittori. Un augurio speciale a questo grande uomo che riesce da 41 anni a donare emozioni forti e inenarrabili a generazioni di fan. Tanti auguri Paul.”
“30 anni fa mi hai salvato.. eccome se lo hai fatto. Mi hai dato passione, coraggio, speranza, ricordi, amici, viaggi, sorrisi, lacrime. Mi hai dato davvero tanto anzi tutto in questi lunghi anni. Sarai sempre parte della mia Vita. La tua voce è il mio rifugio. Io sarò sempre li sotto a dirti grazie col cuore in mano. Auguri Bono.”
“Oggi Bono compie 58 anni. In un film di David Lynch, “Una Storia Vera”, un uomo domanda al protagonista quale fosse la cosa peggiore della vecchiaia, e quest’ultimo risponde: “La cosa peggiore della vecchiaia è il ricordo di quando eri giovane”.
Quando si è a ridosso dei 60 anni il peso della giovinezza perduta inizia a farsi sentire. Bono, negli ultimi anni, sembra aver intrapreso un percorso di riscoperta della bellezza attraverso il dolore e la paura della morte. La poesia – da sempre importante per gli U2 e, soprattutto, per il cantante irlandese – adesso più che mai è un elemento essenziale nelle liriche e nelle ispirazioni di Paul Hewson.
William Blake, John Keats, Brendan Kennelly, Czesław Miłosz, William Butler Yeats sono solo alcuni dei poeti citati negli ultimi mesi, “artisti della parola” che hanno fatto della scrittura il veicolo ideale per raggiungere l’Olimpo della perfezione stilistica in una ricerca spasmodica della bellezza.
L’uomo scopre la luce dentro l’ombra – un segno distintivo per ogni artista che si rispetti – ed è vero che l’ispirazione nasce dai demoni che ci portiamo dentro. Ma molto spesso l’uomo non riesce a scovare la bellezza allorquando adagia la sua armatura da scrittore, da poeta o da cantante nell’angolo più lontano del suo ego; quando rimane l’Uomo – quello nudo, quello mortale – ingabbiato nella parola ‘Fine’ dettata dall’esistenza, scopre come “ogni angelo è terrore”, usando le parole di Rilke: la verità è che la bellezza non c’appartiene, è un’entità crudele, sorda, astratta e silente che c’osserva incurante. Proprio per questa sua fredda apatia noi la ricerchiamo invano, o meglio, la intravediamo attraverso le maglie del vissuto e cerchiamo di emularla in opere d’arte.
Quello che adesso si mostra è un Bono profondamente diverso, un uomo che appare più fragile rispetto al passato. Lo scorrere del tempo si mostra sempre più sul suo volto e i suoi occhi, dietro le lenti colorate, a volte si tingono di riflessi lucenti. E’ un uomo “nudo” che si china alla bellezza, più che domarla, imbrigliarla e dominarla, se ne fa schiavo: “…incede nella bellezza, come la notte/Di climi tersi e cieli stellati”, verrebbe da dire, parafrasando un altro gigante della poetica, Lord Byron.
“Songs of Experience” non è di certo il miglior album degli U2, ma, di certo, è il primo album scritto interamente da Paul Hewson. In esso troviamo un’estenuante volontà di captare la luce attraverso il blackout dei giorni nostri, di scorgere l’anima delle cose, la semplicità dei gesti. “Beauty is truth, truth is beauty/that is all/Ye know on earth, and all ye need to know”, scriveva Keats; forse, per Bono, la consapevolezza di essere solamente un uomo è la sua conquista più grande da quando è una rockstar.
Auguri Paul.”
“A day so happy.
Fog lifted early, I worked in the garden.
Hummingbirds were stopping over honeysuckle flowers.
There was no thing on earth I wanted to possess.
I knew no one worth my envying him.
Whatever evil I had suffered, I forgot.
To think that once I was the same man did not embarrass me.
In my body I felt no pain.
When straightening up, I saw the blue sea and sails.”[“The Gift” – Czesław Miłosz]
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Foto in evidenza © Scott Rovak @scottrovak
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