ESCLUSIVA: Intervista a Brian Boyd su “U2 Experience” ed il futuro disco “Songs Of Experience”
@DaNiiu2 per *I Love U2*: Si, sarei curiosa di sapere: come è stato il pranzo che Bono ha preparato per lei? Oltre ad essere un grande artista, Bono è anche un grande chef?
Brian Boyd: È stato molto buono! L’intervista è durata più del dovuto, così ci siamo presi una pausa per pranzare. Abbiamo mangiato zuppa di zucca. È molto più buona di quanto il nome lasci presagire.Qui c’è una ricetta che ho trovato: http://www.bbcgoodfood.com/recipes/7730/pumpkin-soupUn buono chef? Si!
@U2Memes: Salve Sig. Boyd! Ovviamente sono curioso di saperne di più sul suo libro “U2: Experience” (pubblicato l’1 Settembre): quale è stata la maggior difficoltà che ha riscontrato mentre scriveva il libro (idee, recuperare memorabilia, ecc.), quali erano i suoi obiettivi e le sue aspettative?
Brian Boyd: Non è stato affatto difficile scrivere il libro. Lavorando come giornalista qui a Dublino, ho scritto molto spesso della band nel corso della loro carriera, tanto da essere familiare con le loro vite e i loro tempi. Il libro è stato scritto sotto richiesta molto specifica degli editori: hanno precedentemente pubblicato una collana chiama “Legends of Rock Music”, con libri su The Who e Rolling Stones, quindi volevano qualcosa di analogo per gli U2 – uno sguardo sulla loro carriera musicale, dagli inizi ad oggi. Sebbene abbiano cambiato il nome del libro da “Legends of Rock: U2” a “U2: Experience” all’ultimo minuto – probabilmente a causa del nuovo album.È stato un piacere lavorare con l’editore, Carlton Books. Hanno un reparto artistico molto valido, quindi il libro si presenta in maniera superba. È il loro lavoro – non il mio. Hanno raccolto loro tutte le memorabilia – forse ho dato qualche suggerimento per una cosa o due, ma non troppi.L’idea era quella di scoprire qualcosa di nuovo a proposito della band – c’è già molto materiale in giro a proposito degli U2 – ma speriamo di aver trovato qualche nuovo retroscena sulla band e sul loro modo di lavorare.Sta alla gente stabilirlo.Il mio obiettivo? Finire di scrivere in tempo!Le mie aspettative? Meglio non averne…
@U2360gradi: Salve sig. Boyd! Abbiamo pubblicato qualche giorno fa la sua intervista con Bono dove lei dice di aver avuto l’opportunità di ascoltare Songs of Experience! Ci piacerebbe chiederle qualcosa in più a riguardo: crede che con Songs of Experience la Band possa trovare quello che stanno cercando per la loro attuale carriera? Le canzoni che ha potuto ascoltare suonavano come prodotti finiti? E ancora… Sa se l’album verrà rilasciato in un formato speciale, a causa del contratto con Apple?
Brian Boyd: Gli U2 lavorano alle canzoni per un album fino all’ultimo momento possibile. Quindi quello che la gente ha ascoltato da Songs of Experience potrebbe non esser presente sull’album finale. Questa è solo la mia opinione: credo che Songs of Experience sarà per Songs of Innocence quello che Zooropa è stato per Achtung Baby, visto che entrambi gli album vengono completati mentre sono in tour. Molte persone hanno come album preferito Zooropa, perché è stato registrato molto rapidamente e la band ha utilizzato molti suoni nuovi e freschi. Può darsi che quando sarà rilasciato, Songs of Experience otterrà una reazione simile.Non ho idea di quali siano i dettagli del contratto con Apple. Scommetterei sul fatto che l’album verrà rilasciato in maniera standard, ma potrei sbagliarmi.
@GaetanoChirico per “Le Migliori Frasi degli U2”: Mr. Boyd, saremmo curiosi di conoscere la sua opinione sul giornalismo nell’era dei social network. Crede che un giornalista oggi abbia più opportunità grazie a Twitter, Facebook ed ogni altro social media o può a volte essere più difficile scrivere la giusta storia al giusto momento?
Brian Boyd: Ottima domanda! Credo che i social media comportino un pubblico più ampio per i tuoi articoli, che ai vecchi tempi qualcuno avrebbe potuto leggere solo con la copia fisica di un giornale. Adesso possono arrivare immediatamente in tutto il mondo. Ma devi avere una storia prima e migliore sarà la storia, più attenzione riceverà. Il proposito principale del giornalista non è cambiato nel mondo dei social media:devi ancora estrarre l’informazione e comunicarla. Le considerazioni sui social media vengono dopo.
@Noodles105 e @daniDpVox: Mr. Boyd, ha mai visitato l’Italia prima del suo incontro con Bono dopo i concerti torinesi? Se si… È stato bene qui? Qual è la sua opinione sull’Italia e gli italiani (per favore non sia cattivo con noi :D)?
Brian Boyd: [Ci risponde così, scrivendo in italiano] ‘La gente, il cibo, la cultura, la storia, la artchitecture, il magnifico caffè, la bella Linguini, ho un profondo amore per l’Italia…Ho un ottimo amico italiano qui a Dublino. Sono stato in tutta Italia.Onestamente, ho detto a tutti da quando sono tornato da Torino che il pubblico per lo spettacolo ero a ai primi di settembre di quest’anno è stato il miglior pubblico che abbia mai avuto il piacere di sedere con. Così grazioso popolo italiano…’Spero vada bene, grazie di tutto. Con amore da Dublino,Brian
@DaNiiu2 for *I Love U2*: Yes, my curiosity is: How was the lunch that Bono prepared for you, and moreover: is Bono not only a great artist, but also a great chef?
Brian Boyd: Was very good! The interview over-ran so we broke for lunch. Pumpkin soup. It tastes a lot nicer than it sounds.Here is a recipe I found for it: http://www.bbcgoodfood.com/recipes/7730/pumpkin-soup. Good chef? Yes!
@U2Memes: Hello Mr. Boyd! My curiosity is of course for your book “U2: Experience” (released on the 1st of September): which was the major difficulty that you had while writing it (ideas, picking up memorabilia, etc.), what were your aims and expectations?
Brian Boyd: It wasn’t difficult at all writing the book. Because of my work here as a journalist in Dublin, I had reported on the band a lot over their career so I was familiar with their life and times. The book was written to a very specific request by the publishers: they had previously done a series called “Legends of Rock Music” with books on The Who and The Rolling Stones, so they wanted the same treatment for U2 – a look at their musical career from the very beginning to where they are now. Although they changed the name of the book from “Legends of Rock: U2” to “U2: Experience” at the last moment – perhaps because of the new album.The publishers – Carlton Books – were a pleasure to work for. They have a really strong Art department so the presentation of the book was superb. That is their work – not mine. They did all the memorabilia – maybe I suggested a thing or two but not that much.
The idea was just to uncover something new about the band – there is so much already out there on the band – but I hope we got a few new insights into the band and how they work. That’s for other people to decide.My aim? To finish it on time!My expectations? Better not to have any
@U2360gradi: Hello Mr. Boyd! We published a few days ago your interview with Bono where you said that you had the chance to listen to Songs of Experience! We would like to ask you a few more things: do you think that with Songs of Experience the band may find what they are looking for for their actual career? Do the songs that you were able to hear sound finished? And… do you also know if the album will be released in a special format, due to Apple contract?
Brian Boyd: With U2, they are always working on the songs for an album right up until the last possible moment. So what people have already heard of Songs of Experience may not make it onto the final released album. This is only my opinion: I think Songs of Experience will be to Songs of Innocence what Zooropa was to Achtung Baby in that both are albums they are finishing while on tour. A lot of people have Zooropa as their favourite U2 album because it was recorded very quickly and the band got some fresh news sounds on it. It could be that Songs of Experience will have a similar reaction when it gets released.I’ve no idea what the specifics of the deal with Apple are. I would guess that SoE will get a standard release. I could be wrong.
@GaetanoChirico for “Le Migliori Frasi degli U2”: Mr.Boyd, we are also curious about your opinion on journalism in time of social networks. Do you think that a journalist has more opportunities thanks to Twitter, Facebook and every other social media or it can be sometimes more difficult to write the right story at the right moment?
Brian Boyd: Good question! I think Social Media just means you have a bigger audience for your articles in that in the old days someone would have to actually see the physical newspaper to read your article. Now, it can go up for the world to see immediately. But you need to have the story first and the better the story the more attention it will get. The primary purpose of a journalist hasn’t changed in the new Social Media world: you still have to extract the information and communicate it. Social Media considerations come after that.
@Noodles105 and @daniDpVox: Mr. Boyd, have you ever visited Italy prior to your encounter with Bono after the gigs in Turin? If yes… did you enjoy your time? What is your opinion about Italy and Italian People (please don’t be rude with us :D)?
Brian Boyd: La gente, il cibo, la cultura, la storia, la artchitecture, il magnifico caffè, la bella Linguini, ho un profondo amore per l’Italia.Ho un ottimo amico italiano qui a Dublino. Sono stato in tutta Italia.
Onestamente, ho detto a tutti da quando sono tornato da Torino che il pubblico per lo spettacolo ero a ai primi di settembre di quest’anno è stato il miglior pubblico che abbia mai avuto il piacere di sedere con. Così grazioso popolo italiano…I hope all this is ok, thanks for everything. With love from DublinBrian
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