Live Aid 1985: l’evento che ha cambiato la storia degli U2
Il 13 luglio 1985 fu il giorno del leggendario Live Aid, lo storico evento che si celebrò con due concerti in contemporanea, che si tennero uno nello stadio di Wembley di Londra, in Inghilterra, ed uno al JFK Philadelphia Stadium, negli Stati Uniti. Il motivo? Raccogliere fondi per aiutare i paesi dell’Africa orientale (Etiopia, Somalia, Sudan) ad affrontare la terribile carestia di cui stavano soffrendo.
Gli U2, come tutti sappiamo, parteciparono al concerto di Londra, e la loro esibizione è diventata un “must”, tanto da essere soprannominata “The Bad Day of U2”. Quel giorno ha cambiato il destino degli U2 per sempre, e da quel momento in poi non sono stati più visti come una band ma come un super-gruppo. Da quel giorno vennero gettate le basi, infatti, per quella che sarebbe divenuta “la più grande rock band del pianeta” poco più di due anni dopo con il capolavoro The Joshua Tree.
U2360GRADI.IT ha voluto dedicare agli U2 ed al Live Aid un vero Speciale, con una raccolta di articoli che provano a raccontare l’evento e la sua importanza per la band, che quel giorno, eseguendo Sunday Bloody Sunday e Bad, vide la sua carriera definitivamente trasformata.
APPROFONDIMENTI
I 12 minuti di Bad al Live Aid che cambiarono la storia degli U2: il giornalista Gavin Edwards attraversa la performance degli U2 minuto per minuto in questo concerto storico.
Live Aid: Il giorno in cui gli U2 conquistarono il mondo: un articolo che descrive come e perché questo concerto si è tenuto nel 1985.
Joan Baez racconta l’esibizione degli U2 al Live Aid del 1985 : la cantante Joan Baez racconta la partecipazione degli U2 al concerto del Live Aid nella sua autobiografia “And a Voice to Sing With: A Memoir”.
Il momento chiave degli U2 al Live Aid
“Non mi piace la distanza tra il palco e la folla – Non mi piace la distanza tra attore e pubblico.” – ha detto Bono in seguito – “Quindi cercavo di lasciare un segno in questa giornata. Volevo trovare una ragazza nel pubblico. La trovai con gli occhi in prima fila e gli dico di venire.” Quella ragazza è Melanie Hills: “Bono guardò il pubblico e improvvisamente i nostri occhi si incrociarono” – ha ricordato – “Stava guardando in giro: ha detto, sì, tu, tu, vieni da me … Oh Dio – così gli uomini della sicurezza mi afferrarono ma purtroppo mi bloccarono“.
Il resto della band ha perso il contatto visivo con Bono e sono nervosi. “Per quanto tempo si può fare questo?“, Ha detto Mullen “E’ stato un pò opprimente. Non sapevamo se smettere o continuare, non sapevamo se era caduto, non sapevamo se smettere o dove fosse andato“. The Edge ha dichiarato: ”Sono contento che le telecamere non abbiano mostrato il resto della band in tutto il suo dramma.”
Per gli U2 è stato un grande momento rock. Dopo tutto ciò Mullen, Clayton e The Edge non erano felici di quello che era successo tra Bono e la folla e sopratutto pensavano fosse stato un peccato non aver potuto suonare la loro Hit principale che era Pride. “Ci siamo sentiti come se avessimo perso la nostra possibilità di essere grandi“, ha detto Mullen. “E’ stata una grande giornata, ma ho poi pensato che forse avevo forzato troppo la mano“, ha detto Bono.
Durante la settimana seguente, tuttavia, il gruppo scoprì che la loro performance venne considerata dai più importanti critici come il più punto più alto di tutto il concerto (insieme ai Queen). Il concerto degli U2 al Live Aid aiutò la band ad avere successo negli Stati Uniti e, poi, in tutto il mondo.
Intervista a Bono:
CURIOSITA’
Freddie Mercury al Live Aid a Bono “E’ Bo-Bon-O o no?”
Prima di salire sul palco al Live Aid nel 1985, Bono aveva avuto una giornata straordinaria, soprattutto dopo l’incontro con Freddie Mercury, leader dei Queen.
“Ero contro il muro e ha messo le sue mani sul muro e stava parlando come se stesse parlando con una ragazza. Ho pensato: “Wow, questo ragazzo ha certe maniere!”. (Freddie Mercury)
Fonte | Dailymail.uk
L’incontro nello stesso evento fra U2 e Queen viene ricordato anche nel biopic del 2018, vincitore di 4 premi Oscar, su Freddie Mercury, diretto da Bryan Singer: “Bohemian Rhapsody“.
Ad inizio film, e ripreso poi verso la parte finale, viene mostrato il cameo con i quattro attori che interpretano Bono, The Edge, Adam e Larry scendere nel backstage dopo la loro esibizione, per lasciare il posto all’entrata di Mercury e dei suoi Queen.
Bono e l’Etiopia
In occasione della pubblicazione del ventennale di The Joshua Tree in edizione rimasterizzata, gli U2 hanno completato il brano Wave of Sorrow (non ultimato durante le sessioni del 1987), scritto da Bono dopo il viaggio in Etiopia con Ali, che la coppia tenne nelle settimane successive al Live Aid.
Infine, vi consigliamo questo bellissimo approfondimento scritto da Gabriel Cillepi per U2 Breathe: “31 anni dal salto della Fede”.
Le foto in evidenza dei vari articoli del nostro speciale sugli U2 al Live Aid sono contenute nel nostro album dedicato su Facebook:“U2 al Live Aid (13 Luglio 1985)”
Video © Live Aid, © Broadsheet Ie & © U2 SEMFRONTEIRAS
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