Aaron Siebert, della TAIT, parla della costruzione dell’I+E Tour [Parte 1]
di Marian Sandberg
Il palco e la scenografia del tour degli U2 Innocence + Experience, pur essendo ridimensionati rispetto al progetto 360° Tour, sono stati davvero un’impresa per gli scenografi Es Devlin e Ric Lipson di Stufish Entertainment Architects, il tutto sotto la vigile direzione creativa di Willie Williams.
Questa volta – suonando nelle arene e non negli stadi – la band si esibisce intorno, e all’interno, di un enorme e predominante schermo PRG Nocturne V-Thru – che in verità sono due – più una passerella e un palco B, anche se Devlin fa notare che non si tratta di un vero e proprio palco B ma in realtà di tre palchi: “Ric ha ideato la grafica per il logo del tour, e la “I” di Innocence è rappresentata dal palco rettangolare mentre la “e” di Experience è raffigurata nel palco circolare” ha detto. “Così sono meglio conosciuti come i palchi “I” ed “e”, il che è molto più appropriato, in questo caso, piuttosto che [chiamarli] palco “principale” e palco “b”, perché la band trascorre davvero la stessa quantità di tempo su tutti e tre i palchi.” Il terzo palco è il “divide” [la struttura centrale di cui fa parte anche lo schermo ndr], dato che divide letteralmente la maggior parte delle arene a metà.
Tait ha costruito il palco e la scenografia per l’iNNOCENCE + eXPERIENCE Tour con Aaron Siebert nel ruolo di project manager, il quale ha lavorato con Williams a svariate produzioni tra cui, all’inizio di quest’anno, alla costruzione del lampadario cinetico e alla sua installazione prezzo l’Omnia Nightclub al Caesars Palace Las Vegas Hotel & Casino. (Scopri quell’incredibile progetto qui.) Il suo coinvolgimento nei progetti passati con gli U2, però, erano di solito dettati, nel corso degli ultimi anni e spettacoli, dal suo rapporto con il direttore di produzione Jake Berry. “Sono stato il punto di contatto di Jake alla Tait per alcuni anni” dice Siebert, aggiungendo che ha lavorato con Berry e Lipson in un tour di Madonna, in aggiunta ad altri progetti con Stufish.
La Tait è stata coinvolta, in questo tour, nell’Agosto del 2013 dopo che le riunioni di progettazione erano iniziate da pochi mesi, con i colloqui preliminari per la costruzione e gli studi di fattibilità. Siebert e il suo socio, Stan Strayer, hanno iniziato a lavorare al progetto da quel momento, incorporando sempre più persone man mano che il progetto andava avanti. “Tait riveste il ruolo di appaltatore per uno show di questa portata, raccogliendo informazioni da ogni venditore cosicché possiamo renderci conto dell’entità dell’intera produzione,” ha detto Siebert. “C’è un’impressionante quantità di lavoro interdipartimentale in questo show, che è stato studiato e configurato per far integrare tutti insieme.”
Il team di Siebert ha costruito il palco, incluso lo stage quadrato principale – con attorno un sottopalco per il backstage e i monitor – la passerella divisoria di 36 metri e il palco “e”. Il team Tait, inoltre, ha aggiunto anche un pianoforte ascensorato a scomparsa nel palco “e” e una telecamera fatta ad hoc che percorre il lato destro della passerella. Sospeso in aria c’è il tabellone, che in realtà è uno schermo a doppia faccia largo 30 metri che possiede una passerella all’interno, illuminazione e automazioni. La progettazione complessiva dell’attrezzatura è stata prodotta in collaborazione con John Fletcher della Five Points Production Services.
Per quanto riguarda l’incorporamento delle molteplici idee, lo spettacolo ha avuto differenti idee [iniziali] durante la fase di sviluppo. “Lavorando con Willie, Ric, e Jake abbiamo valutato le varie difficoltà e i costi logistici di ciascuno per aiutare il team artistico a raggiungere i propri obiettivi, mentre aiutavamo Jake a realizzare uno show che andasse in tour come lui volesse,” spiega Siebert. “Ogni persona coinvolta è un veterano del settore, così c’è stato parecchio dibattito e confronto per arrivare ad accordi tra la parte artistica [concettuale] e la realtà [fisica] delle arene e la logistica del tour.”
Il gruppo ha tenuto parecchi incontri presso la Tait, a Lititz (PA), per lavorare sullo show. In un primo momento questi incontri coinvolgevano il team artistico e Berry, mentre gli incontri finali hanno incluso rappresentanti di ogni dipartimento/venditori del tour. Il team ha anche fornito prototipi su elementi chiave di scena come le luci del sottopassaggio – realizzando cinque o sei versioni differenti con una combinazione di diffusori e LED. “Abbiamo avuto diversi cicli di assemblaggio con Willie e Ric per sistemare [il palco] nel miglior modo possibile e determinarne l’aspetto ottimale” ha detto Siebert.
Nel portare il disegno alla realtà, Siebert commenta: “Ci sono sempre piccoli aggiustamenti che vengono fatti per adattare lo show alla realtà, come la grandezza del palco da adattare allo spazio fisico dell’arena, la disponibilità dei posti di vendita e la sistemazione della disposizione della band. La sfida più grande in questo progetto è stato il peso dello show con lo schermo.”
Fonte | Livedesign
Traduzione: Angelo @noodles105