Montreal: il proprietario del Buonanotte ha la migliore storia su Bono
Il frontman degli U2 Bono e i suoi compagni della Band sono stati a Montreal per quasi due settimane. Il supergruppo irlandese ha suonato al Bell Centre per quattro spettacoli il 12,13,16, e 17 Giugno, e, tra i concerti, è riuscito a festeggiare con gli Arcade Fire e con Guy Laliberté del Cirque du Soleil a Salsathèque. Bono è stato anche avvistato al ristorante della Vecchia Montreal ‘Le Club Chasse et Pêche’ e, casualmente lo scorso fine settimana, a nord di Saint-Sauveur, nel locale ‘Maestro’.
La migliore storia di Montreal su Bono (diversa da quelle che non ci racconterà Win Butler) viene, però, da Massimo Lecas. Il capo-proprietario del Buonanotte ha ospitato il cantante-imprenditore-filantropo alla famosa cena del club ieri e, attraverso i social media, ha raccontato di come è stato Bono che ha dato inizio alla parete del ristorante di piatti autografati dalle celebrità 23 anni fa. Vedi sotto, l’inedito.
La festa del papà è appena arrivata da poco. Così qui ho una bella storia: nel Marzo del 1992 ricevo una telefonata in una notte di Domenica e a 27 anni ero un piccolo cuoco, (così) quindi ricevo una telefonata che mi diceva che c’era una persona famosa a cui piaceva quella sera e che loro avevan bisogno di una sala privata e io dissi a questa persona che non avevamo una sala privata e se voleva venire lui poteva altrimenti sarebbe stato per un altra volta. L’uomo mi mise in attesa e io stavo pensando, wow questo tipo ha le palle ( ha stufato) e stavo pensando che mi avrebbe lasciato riagganciare. Lui riprende il telefono e dice: bene verremo! Mi dirigo verso il ristorante e stiamo lì ad aspettare e chiedendoci chi diavolo sia questo personaggio famoso.
Ora tornando al ’92 Bono e i suoi compagni erano ancora giovani ragazzi che erano alla ricerca di tempi migliori. Beh, dovevi vedere la mia bocca quando fuori da un Econovan bianco esce Bono con una Heineken in mano! Ognuno corse in cucina a nascondersi dall’essere visto dalla celebrità (stella). Beh mentre stavamo servendoli e il ristorante si stava lentamente riempiendo, io continuavo a dire ‘per favore niente foto, niente autografi, niente di niente’ … Stranamente ho avuto un atteggiamento come si conviene e ho semplicemente pensato fossero dei fichi e che noi non dovevam chiedere nulla.
Allora il mio chef di quel periodo, Matteo, sapeva che non poteva lasciarli andare via senza un ricordo della serata e decise di avvicinarsi con l’idea di far loro firmare il piatto in cui avevan mangiato. Si, questo è come tutto e’ iniziato! Bene, ora sono passati 23 anni e loro tornando del tutto inaspettatamente, senza molto clamore e ricordano i fatti di 23 anni fa (con un sorriso) e vedere Bono indicare il suo piatto ai suoi ospiti è stato un momento davvero cool per me. Nella foto avete ‘il piatto prima e dopo’, il mio personale della cucina, il mio socio e io.
A proposito quando Bono è sul palco e dice di amare Montreal…lo dice veramente! È stato qui 12 giorni e il suo ultimo concerto è stato Mercoledì.
Fonte |Montreal.Eater.com
Traduzione a cura di Daniela Mattei @dani85dpvox