The Edge fa il punto della situazione sul nuovo album
Il nuovo tour degli U2 ha ormai preso il via e come ci si aspettava si sta rivelando un grande spettacolo audiovisivo nel quale le nuove canzoni si stanno integrando molto bene e anzi, ne sono una parte fondamentale.
Come dice Bono, due canzoni come Cedarwood Road e Raised by wolves sono due momenti molto importanti del concerto.
Sempre il frontman spiega come questo show sia un salto nel passato e nello specifico nell’adolescenza degli U2, un’influenza molto importante in questo caso è data dai due amici storici di Bono: Guggi e Gavin Friday.
Tocca poi a The Edge parlare e ci spiega che la band “ha riscritto un paio di ritornelli” ed è il caso di Miracle Drug (suonata nella seconda data di Vancouver 15-5-2015, ndr) che secondo la band aveva bisogno di essere rinfrescata per l’occasione.
Il chitarrista poi dice chiaramente che andando avanti nel tour ci saranno sempre nuove e diverse canzoni da suonare ogni sera ma anche che la band non vuole fare uno spettacolo con molte B-sides che risulti “strano”.
Un’altra parte molto interessante dell’intervista è quella che riguarda il capitolo Songs of Experience.
Le sue parole sono queste: “…non è finito ancora. Abbiamo molto materiale del quale siamo veramente contenti. Ci abbiamo lavorato anche di recente e sta prendendo forma.” Per fare un paragone aggiunge “Direi che è ad uno stadio più avanzato di come era Zooropa quando iniziammo lo Zoo Tv Tour.”
Aggiunge poi che dipenderà molto da quali saranno le loro sensazioni durante e dopo questo tour ma poi ammicca: “Potremmo anche farlo. Potremmo dire che è più importante farlo uscire che renderlo perfetto. Così fu per Zooropa…che è l’album preferito di molte persone!”
Su come potrebbe suonare Songs of Experience The Edge dichiara che c’è una tangibile influenza di dance ed elettronica “ma è qualcosa di duttile. Gli ultimi mix sono di nuovo grezzi. E’ molto presto per dirlo, devo essere onesto.”
Interessante il punto di vista su No line on the horizon.
Il chitarrista dice che era partito come lavoro totalmente sperimentale che successivamente è stato “sintetizzato” per renderlo in qualche modo più accessibile. “Se un lavoro è totalmente accessibile allora probabilmente non è davvero sperimentale. Così abbiamo provato a fare entrambe le cose perché essenzialmente è ciò che amiamo fare nella musica.”
Questo spiega quindi il cambio di direzione che ci fu più o meno a metà dei lavoro per quell’album.
“Abbiamo questa terribile tendenza. Di prendere una cosa e vederla per ciò che non è piuttosto che per ciò che è.” Aggiunge The Edge. “Questo significa che a volte si finisce con solo tre canzoni dall’idea originale. E’ successo per Achtung Baby!”
Considerazioni finali.
Insomma la sensazione è che vedremo più o meno presto Songs of Experience e che sicuramente i lavori sono a buon punto ma contemporaneamente è anche molto presto per ipotizzare come possa suonare questo album.
L’impressione è in generale che si discosterà – anche in termini di sostanza – da Songs of Innocence.
Fonte| independent.ie
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