Con “Song of Innocence”, Bono si è ispirato a William Blake
Il nuovo album degli U2, Song of Innocence è un’omaggio ad uno degli scrittori preferiti di Bono, William Blake. Lo scrittore nato a Londra il 28 novembre del 1757, perse la vita all’età di 70 anni dopo aver effettuato un ultimo ritratto della moglie. William Blake è stato un poeta, incisore e pittore, largamente sottovalutato, fino alla sua morte quando le sue opere sono risultate grande fonte d’ispirazione per molti anni a venire.
Songs of Innocence and of Experience: Shewing the Two Contrary States of the Human Soul (Canzoni dell’Innocenza e dell’Esperienza: rappresentazione dei Due Stati Contrari dell’Anima Umana) è una raccolta di poesie di William Blake. La raccolta fu divisa in due volumi: “Songs of Innocence” e “Songs of Experience”.
Songs of Innocence racconta temi come l’innocenza e la gioia della natura, sostenendo l’amore libero e un rapporto più profondo con Dio, invece Song of Experience racconta la perdita dell’innocenza dopo il contatto col mondo materiale nell’età adulta. Le composizioni di questo volume sono più cupe e si concentrano su temi politici e più seri in generale.Spesso le stesse situazioni vengono analizzate in entrambi i libri, tanto che le poesie quasi possono essere analizzate in coppia confrontandone i punti di vista il più delle volte contrapposti tra di loro.
Come già annunciato da Bono, ci sarà sicuramente un’altro album a breve (Song of Experience) proprio come la raccolta di William Blake e tutto ciò potrebbe portarci ad aspettare una nuova opera degli U2 completamente diversa da ciò che stiamo apprezzando in questi giorni con l’ascolto dell’album rilasciato il 09 Settembre all’evento Apple gratuitamente. Ho letto in questi giorni molte recensioni e francamente non riesco a capire alcune critiche. Personalmente trovo l’album, profondo, fresco e molto molto piacevole. La mia non è una eterna infatuazione verso la band degli U2 ma è frutto di riflessioni personali e tanta pancia. Forse, molte volte è più facile puntare il dito piuttosto che apprezzare il lavoro altrui un po’ come fa la volpe con l’uva. Ricordo che ai tempi di Achtung Baby il disco veniva dato per spacciato ma oggi è la loro opera visionaria a detta di tutti.
Come tutti i più grandi del mondo dell’arte e della musica o dell’ingegneria e del’informatica, all’inizio le loro idee non vengono mai apprezzate dai più. Il modo di ragionare di queste persone è sempre fuori gli schemi e dal comune, ed è questo il più delle volte a portarli al successo. Pensate a tutti i più grandi…vi viene in mente qualcuno che davvero è stato apprezzato sia in vita quanto dopo la morte? A me 2-3 nomi al volo mi vengono in mente ma ahimè tutti dopo la loro triste fine… Quello che voglio cercare di far filtrare è che la band degli U2 è formata da persone di grande cultura e che li porta ad essere avanti con la mente e con le loro idee. Lo slogan della Apple creato da un’altro straordinario visionario come Steve Jobs è sempre stato “Think Different“, cioè “Pensa in maniera differente”. Bhè credo anche io in questo slogan e vedere gli U2 condividere – di nuovo – il palco con l’azienda più visionaria del pianeta con un disco come Song Of Innocence ed un preannunciato Song of Experience, ispirati ad una delle figure poetiche più rilevanti del passato come William Blake, mi fa’ impazzire di gioia e credo anche a tutti coloro che non si soffermano all’apparenza o nel nostro caso al primo ascolto. De gustibus non est disputandum…
Fonte | Wikipedia
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