Bentornati U2!
Il più bel regalo che potessi ricevere è arrivato in anticipo rispetto a tutte le parole che sono state dette negli ultimi mesi: “Songs of Innoncence” è arrivato come un fulmine a ciel sereno, rendendolo ancora più emozionante ed imprevedibilmente bello.
Questo non è il ritorno degli U2, perché loro non se ne sono mai andati dalla mia vita, dai miei pensieri, dalle mie orecchie. Direi che ci siamo ritrovati con importanti novità, da entrambe le parti, dopo quattro anni dai concerti di Torino e di Roma. Ci siamo lasciati con la consapevolezza che non fosse un addio, ma che ci sarebbe voluto del tempo prima di ritrovarci ancora. Siamo cresciuti, “invecchiati” e maturati, ma non siamo cambiati per ciò che siamo veramente; la nostra natura è sempre la stessa, solo “aggiornata” al 2014. “Songs of Innocence” è per me un ritorno a casa, a quella musica che ho fortemente voluto come compagna di viaggio dall’ adolescenza e che ritrovo forte e prepotente dentro di me non appena ascolto la voce di Bono, rassicurante per la sua bellezza inviolata. Ci sono poche certezze nella vita, una di queste è riconoscere la sua voce, che arriva dritto al cuore, denudandolo da quelle protezioni invisibili che mi sono creata per proteggerlo dal dolore. La grandezza degli U2 è essere diretti ed arrivare al punto con semplicità, con suoni puliti, chiari; questo li rende ciò che sono sempre stati: capaci di coinvolgere tutti, indistintamente.
Ascolto “Song for Someone” con evidente commozione e non me ne vergogno, anzi, tutt’altro. Sento sentimenti antichi che tornano a vivere, ritrovo nella voce di Bono quella dolcezza di cui ho sempre avuto bisogno e sorrido perché riconosco le stesse emozioni provate per altre canzoni degli U2 di cui mi sono “nutrita” nel crescere e nel diventare ciò che sono ora. Credo che solo lui sia capace di “sussurrare” o “gridare” cantando al momento giusto, a seconda del messaggio che vuole trasmettere.
Non sono capace di dare un’interpretazione tecnica a questo nuovo album, non è da me considerare la musica da un punto di vista critico; per me la musica è emozione, è gioia, è sentire battere forte il cuore; per queste ragioni ascolto gli U2 e accolgo il nuovo album con l’entusiasmo di un bambino che scarta un regalo e si diverte nel conoscere qualcosa mai visto prima. Le undici nuove canzoni degli U2 sono un regalo da scoprire e da vivere. So che avrò delle preferenze, che ritroverò me stessa in alcuni brani e meno in altri, che avrò la curiosità di leggere i testi, proprio come si fa quando si incontra una persona nuova con cui non ci si ferma alla prima impressione, perché c’è qualcosa che stuzzica la curiosità di leggere i testi, proprio come si fa quando si incontra una persona nuova con cui non ci si ferma alla prima impressione, perché c’è qualcosa che stuzzica la curiosità, che stimola a conoscerla meglio..credo sia così che nascono gli amori più belli, come quello per gli U2.