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Songs Of Innocence: il ritorno degli U2

Inserito da on settembre 10 – 00:07 | 1.401 visite

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E’ sempre difficile iniziare a scrivere articoli come questo. A caldo, senza bussola, con tanta emozione e brividi.

Era nell’aria da giorni che gli U2 avrebbero preso parte alla conferenza di Apple per la presentazione di iPhone Apple Watch. (noi di U2360GRADI siamo stati i primi a parlare di una possibile collaborazione tra la band e Apple).
Proprio durante la conferenza una mail di U2.com ha dissipato ogni dubbio al riguardo: gli U2 parteciperanno attivamente alla conferenza Apple.

Dopo anni di rumors, conferme e smentite ce l’abbiamo fatta: habemus album! 
Songs of innocence è il titolo del tredicesimo album della band di Dublino, nel titolo possiamo leggere un riferimento a William Blake e alla sua opera Le canzoni dell’innocenza. Blake è uno degli scrittori preferiti di Bono.

Song Of Innocence

Gli U2 probabilmente hanno seguito un percorso che li ha condotti indietro nel tempo se così possiamo dire.
Secondo me è un processo iniziato con il documentario From the sky down. I quattro irlandesi hanno cominciato a guardarsi indietro, a guardare alle loro radici, ai loro inizi ed il risultato è Songs of innocence.
Il tanto millantato “ritorno alle origini” di cui la gente parla (a sproposito) da 15 anni ha preso forma solo ora, proprio questa volta che nessuno ne aveva parlato.
Nell’album ci sono molti riferimenti ai Ramones, ai Clash, a Dublino, all’adolescenza degli U2, alle paure e alle insicurezze di Paul, David, Adam e Lawrence.

Ci sono i riferimenti alla gioia di vivere, alla vita stessa e alla morte (Bono dedica ancora una volta un pensiero alla madre Iris con una traccia omonima.)
Gli U2 stanno invecchiando ma stanno invecchiando bene. Non si vergognano a mostrare le cicatrici di una vita vissuta intensamente così come ci mostrano la gioia che la stessa vita ci dona insieme a tanti dolori.
Songs of innocence è come un elisir, è un concentrato di vita.

Mentre attendiamo di ascoltare per intero l’ultima fatica dei nostri quattro irlandesi preferiti, che ricordiamo viene pubblicata dopo quasi 6 anni da No line on the horizon, ci affidiamo alle parole di Bono stesso che parla di Songs of innocence (il quale in queste ora può essere scaricato gratis dallo store iTunes fino al 13 ottobre – link).

Il cantante conferma che il punto di partenza è stata proprio la band. Lo stare in una band, una grande famiglia con amori e dolori (concetto che era anche il nucleo centrale di Invisible, grande assente dalla tracklist dell’album).
Songs of innoncence è un album molto personale che è stato molto difficile da realizzare e che ha richiesto più di 2 anni di lavoro e tanti produttori: Danger Mouse, Flood, Declan Gaffney, Paul Epworth e Ryan Tedder. (link)

Bono insiste sulla purezza delle canzoni, di qualsiasi genere siano. E’ musica vera e genuina.
Il singolo di lancio e opening track dell’album The Miracle (of Joey Ramone) è un chiaro omaggio al cantante dei Ramones del quale Bono è sempre stato un grande fan.
Si trovano tanti altri omaggi, ai Clash ed ai Beach Boys per esempio.

Quello che sembra è che il lavoro si presenti come un concept album veramente coeso e solido con un filo rosso che unisce tutti i testi, una cosa che Bono ritiene unica in tutta la discografia degli U2.

Contemporaneamente anche Neil McCormick pubblica una sua recensione (link) di Songs of innocence.
Il giornalista e amico della band definisce l’album come intelligente, molto colorato con grandi e fluide melodie, inni e grandi testi.

Come il titolo suggerisce gli U2 hanno voluto ricreare una certa atmosfera andando a cercare l’antica passione e l’antica energia che avevano da giovani.
E’ un album che guarda al passato ma suona come il futuro. Suona come gli U2 nel futuro.
E’ un lavoro che esalta il potere catartico della musica, è un vero e proprio elogio di questa arte.
Un elogio di come la musica possa aiutare a vivere bene non solo la band che la crea ma anche i milioni di fan che la ascoltano.
E’ una grande connessione di anime.

La tracklist completa è la seguente:

 – The miracle (of Joey Ramone)
– Every breaking wave
– California (There is no end to love)
– Song for someone
– Iris (Hold me close)
– Volcano
– Raised by wolves

– Cedarwood Road
– Sleep like a baby tonight
– This is where you can reach me now
– The Troubles

…e se pensate che le sorprese sono finite allora forse non conoscete così bene gli U2!

Su U2.com è appena uscita una bellissima lettera di Bono per noi fans da tutto il mondo – Remember us?

Il mio consiglio di è di leggerla ascoltando qualcuna delle nuove canzoni.

Ma…la sorpresa dicevamo certo, Guardate cosa scrive Bono:
“We’re collaborating with Apple on some cool stuff over the next couple of years, innovations that will transform the way music is listened to and viewed. We’ll keep you posted. If you like Songs of Innocence,  stay with us for Songs of Experience. It should be ready soon enough… although I know I’ve said that before…”

Ciò significa che forse presto vedrà la luce la seconda parte di Songs of innocence che proprio per caso si chiama Songs of experience.
Credo proprio che la teoria dei collegamenti alle opere di Blake sia del tutto fondata a questo punto.

Si sta aprendo una grande stagione con la grande famiglia degli U2 e dei loro fans: NOI.
E noi di U2360GRADI.it la vogliamo vivere con voi!

Come scrive Bono a fine lettera: “There is no end to LOVE”.

Ed è vero, il legame tra noi fans e gli U2 non finirà mai. Questo lo possiamo giurare tutti.

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