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Le nostre riflessioni su Ordinary Love

Inserito da on novembre 23 – 15:06 3 Comments | 7.420 visite

Ordinary love è finalmente stata rilasciata ufficialmente dagli U2 ed è la risposta che tutti noi aspettavamo dai nostri quattro amati irlandesi.
La risposta dopo un lungo silenzio di tre anni (l’ultima pubblicazione con al suo interno un inedito è l’EP Wide awake in Europe del 2010) che inoltre fa da apripista al nuovo album atteso per i primi mesi del nuovo anno.
Il 29 novembre il singolo uscirà su vinile e come lato B avrà Breathe con un testo completamente diverso (scritto anche esso per Mandela).

Ordinary Love quasi sicuramente non dovrebbe far parte del nuovo album, anche se è attestato che gli U2 hanno lavorato con Danger Mouse anche per questo singolo.

Le critiche che ho letto in questi due giorni riguardo la canzone sono per lo più positive anche se ho letto commenti del tipo “sound troppo leggero, ridicolo per loro visto come erano anni fa”… Questa è un’annosa questione che sembra ormai accompagnare gli U2 da molto tempo.
Il discorso è sempre quello: gli anni passano, i tempi e le persone cambiano e di conseguenza anche la musica subisce (o impone) qualche cambiamento.
Gli U2 nel corso degli anni hanno dimostrato di essere come l’araba fenice che risorge dalle proprie ceneri rigenerandosi ogni decennio.
A chi critica -spesso con molta leggerezza- ricordo che stiamo parlando degli U2 dell’era del 2000.

Ora probabilmente sta partendo una nuova fase e lo ha detto anche Paul McGuinness quando ha annunciato la sua dipartita (più o meno parziale) e sicuramente è stata una frase che mi ha colpito molto come questo silenzio assordante che ci sta accompagnando verso il nuovo album.
Per le ultime pubblicazioni ufficiali della band -nell’era di internet- non c’era mai stato così tanto silenzio al riguardo.

Personalmente nel frattempo mi perdo volentieri tra le ampie melodie di Ordinary Love, tra i suoi spazi ampi di piano e chitarra, tra i battiti di Larry e Adam e tra le onde della voce di Bono.
Il frontman anche stavolta ha scritto un testo molto bello ed è riuscito a non essere banale su un tema abusato come l’amore.

Versi come: “The sea throws rock together/But time leaves us polished stones” e “We cannot reach any higher/If we can’t deal with ordinary love” (che è una frase per la vita di tutti noi) sono qualcosa di meraviglioso.

La parola chiave è Ordinary. Non si può cadere più in basso se non si riesce a percepire l’amore comune ma contemporaneamente non si può andare più in alto se non si riesce a gestire quell’amore comune.

Il tutto rende la canzone secondo me perfetta, un gran singolo.

Ordinary Love è la risposta che tutti aspettavamo dopo anni di silenzio. Gli U2 ci sono, stanno bene e sono in forma. I quattro pellegrini irlandesi del rock stanno tornando.

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