Intervista a “Indaco” cover band U2 e non solo..
Il panorama delle band che suonano la musica degli U2 è davvero molto ampio e variegato e grazie alla collaborazione con il nostro fantastico sito, ho avuto il privilegio e l’onore di conoscere persone che hanno fatto della loro passione motivo di vita. Uno di questi personaggi è Davide Vallone, la cui voce ha animato la serata finale del concorso “Beautiful Cover” a Torino lo scorso mese.
Da qui nasce questa intervista, dalla mi curiosità di sapere un pò più della sua vita da artista e di cantante con una voce capace di dare una interpretazione unica alle canzoni più belle degli U2.
1. Come è nata la tua passione per la musica?
La mia passione per la musica non nasce, è sempre dentro di me, la passione cresce man mano che cresci tu, che sia musica o altro. Sono sempre stato vicino alla musica, con gente, luoghi ed abitudini diverse. Poi la cosa avanza e così ti avvicini al mondo musicale in maniera diversa, inizi a capire cosa puoi farci con quella cosa, e alla fine puoi continuare solo ad ascoltarla oppure, come fanno molti compreso me, ti avvicini ad uno strumento..ed io mi sono avvicinato ad un microfono.
2. Io e, credo molte altre persone, ti conosciamo come “Indaco” cover band degli U2. Ci puoi raccontare la tua storia e perché hai deciso di riproporre le canzoni degli U2 in versione Unplugged , solo voce e chitarra?
Dunque, il progetto “Indaco Unplugged Live” nasce tre anni fa come cover band a 360 gradi, con il quale ci siamo proposti con un repertorio di cover dagli U2 agli Oasis, Radiohead, il tutto rivisitato in chiave acustica, ma poi man mano, vista la mia devozione per gli U2, il repertorio si è arricchito di pezzi degli u2 fino a diventare solo repertorio U2.
Canto da vent’anni, nasco come cantante tributo U2, ho suonato in diverse band, ma ho anche seguito altri progetti di cover pop-rock generiche, insomma, non mi sono fatto mancare nulla.
3. Di recente hai pubblicato “Dalle Nuvole”, di cui hai scritto musica e parole. come hai creato questa canzone e perchè in italiano?
Non l’ho ancora pubblicata, l’ho solo scritta e messa in giro, anche per sentire le prime reazioni. E’ nata con la mia chitarra. Si, un bel giorno mi sono messo a suonare cercando un giro di accordi che mi piacesse e così è nata la musica..poi suonandola fino allo sfinimento sono nate melodia e testo. Non è un lavoro facile di pochi giorni, ma alla fine sono riuscito a tirarla fuori.
I testi non sono sempre autobiografici, e nemmeno questo lo è; sicuramente c’è qualcosa di me in questa canzone, momenti che ho vissuto, quelli che vorrei vivere, ma c’è anche dell’altro: ci sono emozioni, gesti e pensieri che credo appartengano a tutti.
4. Quali cantanti e relative canzoni, oltre agli U2, sono per te fonte di ispirazione o c’è una fonte di ispirazione diversa?
Sai, quando ho iniziato a scrivere canzoni, in molti mi hanno chiesto a quale genere mi fossi ispirato. In realtà credo che la mia musica sia solo la mia musica; voglio dire che la faccio a prescindere da quella che ascolto tutti i giorni. All’inizio credevo di ispirarmi a ciò che ascolto di solito, U2, Verve ecc, ma poi, man mano che scrivi, ti accorgi che è una roba diversa, la tua musica è tua e stop. Le melodie e i testi che scrivo sono frutto di un’ispirazione personale. Non credo che sia un discorso che debba valere per tutti, ma per me è così.
5. Chi è Davide Vallone nella vita di tutti i giorni?
Davide è una persona alla perenne ricerca di qualcosa..e non credo di non averla ancora trovata.. Non mi piace raccontarmi, anzi, non credo sia giusto farlo! per il resto ho una vita lavorativa come tutti e, come ti dicevo, coltivo molte passioni.
6. Se avessi la possibilità di incontrare Bono, cosa vorresti dirgli o cosa gli chiederesti?
Se incontrassi Bono?..beh, non gli chiederei nulla..lo lascerei solo parlare..ci sono troppe cosa da chiedere ad un uomo così.
7. C’è una persona o più di una che ringrazieresti per la tua carriera artistica?
Di persone da ringraziare ce ne sarebbero mille, ma non farò un nome. Fare un nome, due o tre o dieci sarebbe una mancanza di gratitudine verso tutti che, anche solo, per un attimo, sono entrati nel mio mondo musicale anche solo con un verso, un consiglio o un’ora di prove.
Ringrazio la musica per essere entrata nella mia vita, per avermi dato l’opportunità di esprimermi attraverso il canto e la poesia. Adoro stare sul palco e non credo smetterò mai.
Un grazie speciale a Davide per l’intervista che mi ha rilasciato e per aver condiviso il suo amore per la musica e le sue elevate capacità artistiche con tutti coloro che hanno avuto il piacere di ascoltarlo. Che il tuo futuro sia pieno di infinite successi!
E’ doveroso ricordare e ringraziare Ivan Montafia, chitarrista dei Rejoice, che ha accompagnato Davide durante la finale del nostro concorso presso il Magazzino di Gilgamesh a Torino.
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