U2, un tavolo con 4 gambe.
Un giorno Bono disse: ” la nostra band e’ cresciuta insieme , passo dopo passo sin dai tempi delle scuole, avevamo 16 anni . Tutti i nostri genitori si conoscevano fra loro. Gia’ questo dovrebbe far capire quanto noi quattro siamo una famiglia vera, che in tanti anni di dischi e concerti e’ vissuta insieme anche oltre lo steccato che ci imponeva la musica. Abbiamo vissuto le gioie e le tragedie di ognuno. Ecco perché’ siamo uno per uno e tutti per uno. Non si parlerà’ mai di scioglimento da parte della band fino a quando non si romperà’ una gamba del tavolo. Si, abbiamo cominciato suonando anche nelle cucine delle nostre case e se una gamba si spezzerà’, allora si spezzerà’ tutto”.
Si parla tanto nel mondo dei 4 dubliners, a 360 gradi , come il loro ultimo tour. Rockstars con fan in tutto il mondo, stadi sempre colmi e sold out in ogni data. Partecipazione massiccia di giornalisti da tutto il mondo , grande organizzazione tecnica.Sound curato nei minimi particolari e mai una sbavatura. Gruppi supporter sempre di livello, ad esempio nel Vertigo tour c’erano Arcade Fire che ancora non tutti conoscevano e poi esplosero.
Chi non ricorda la loro canzone “funeral” che era una specie di startup al live di Bono e soci come il brano di Bowie prima del 360 degrees tour? Fino all’ultimo tour con Interpol, Muse, Snow Patrol, Script ecc. Insomma ,grazie anche agli organizzatori con Mr Mc Guinness in testa, gli u2 sono una macchina perfetta. Sono un tavolo a 4 gambe di design o di ottima fattura artigianale, come preferite.
E si integrano a menadito, a occhi chiusi, l’intesa e’ perfetta. Nessuno ha mai detto che presi singolarmente siano il top degli strumentisti. Adam e’ un buon bassista ma non e’ il migliore del mondo. Larry Mullen jr si e’ migliorato molto , di livello discreto ma non e’ ai livelli dei “grandi picchiatori” come Bonham, Bruford, Collins, Copeland i primi che mi vengono in mente. .Lo sostiene chi se ne intende.
The Edge ha trovato il suo “rifugio naturale” nel delay, e’ un grande sperimentatore, utilizza una tecnica molto originale, riesce a fare miracoli di creatività’ , ma se dovesse fare un assolo rock classico alla Page sicuramente avrebbe delle difficoltà’ ,per sua stessa ammissione. Tutti fanno il loro lavoro alacremente e diligentemente. Quello che conta e’ il risultato finale. Chiaro che in The Fly, Where The Streets, Unti The End of The world e altri brani ancora ci sono riffes straordinari ma e’ tutto frutto di un grande gioco di squadra.
Un gioco di squadra, un tavolo, il loro essere irlandesi fino al midollo ( che li rende tanto diversi da altre rockstars e tanto vicini a noi italiani), l’aver combattuto tante battaglie non solo con sudore, lacrime e sangue sui palchi di tutto il mondo, ma aver lottato anche per per mille cause benefiche. Questi ragazzi hanno una marcia in più’ dentro di loro. Amano le tradizioni, le famiglie, la gente di strada. Sono speciali perché’ sono rimasti semplici. Suonano per il piacere di donare piacere ed emozione, suonano perché’ la musica e’ la loro vita, suonano non certo per guadagnare ma perché’ amano la gente i loro fans.
Sono diversi in tutto, disponibili se li incontri per strada (ci sono mille testimonianze della loro semplicità’ quando incontrano i fans per strada, parlano con loro e firmano autografi senza fare gli altezzosi ,senza snobbare).
E allora vada per la loro impareggiabile discografia, per i loro concerti strabilianti, per il loro impegno nel sociale,per Eno , Lanois, Lillywhite, Corbijn, Dallas Schoo e via dicendo, insomma per tutto quanto sappiamo. Ma loro sono una cosa unica, non si legge mai di litigate o capricci tra i membri del gruppo o tra l’entourage. Si vogliono bene, non conoscono droghe o altro come certe band spesso in rehab.
Ecco perché’ i 4 ragazzi venuti da Dublino sono inimitabili: basta semplicemente pensare ad un tavolo. E il tavolo finche’ si regge dignitosamente, anzi più’ che dignitosamente sulle 4 gambe sarà’ un tavolo u2 , se se ne dovesse spezzare una, il sogno che da oltre 30 anni ci accompagna nel cuore ,nella mente, nello spirito improvvisamente svanirebbe.
Ma tutti noi appassionati siamo come i chiodi , come il legno, come tutto quanto li tiene insieme. Non smettiamo mai di tenerli ben saldi………….con piedi e gambe per terra.
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