The Hands That Built America
In occasione della cerimonia di assegnazione dei premi Oscar, il sito Billboard.com ha elencato i 10 momenti musicali più straordinari degli Academy Awards. Naturalmente, nella top-ten compaiono gli U2 con la canzone “The Hands That Built America”, nominata nel 2003 nella categoria ‘Miglior colonna sonora’. La canzone fu scritta per il film “Gangs of New York”.
Come affermato dal collega irlandese, Colin Farell, “The Hands That Built America” degli U2 rende omaggio ai “nuovi americani che hanno lasciato l’Irlanda in cerca di una vita migliore, disposti a combattere per essa a tutti i costi.” La canzone, scritta per il film di Martin Scorsese “Gangs of New York”, non vinse il premio che in quell’anno fu assegnato a “Lose Yourself” di Eminem. Ma le immagini degli immigrati che arrivano a Ellis Island mentre Bono canta a pieni polmoni “Hallelujah”, creò un momento di proporzioni epiche, come solo lui sa fare.
La canzone vinse il Golden Globe nella stessa categoria poche settimane prima, ma non fu considerata allo stesso modo da parte dell’Academy Awards, molti hanno ipotizzato che l’Academy non volesse Bono o alcuni dei loro sostenitori per paura di un certo tipo di commenti contro la guerra in Iraq che era in corso in quel momento.
Bono per l’occasione cambiò parte del testo:
VERSIONE ORIGINALE
E ‘presto cadere
C’è una nuvola sulla skyline di New York
Innocenza trascinata attraverso una linea gialla
E ‘presto cadere
c’è una nuvola nel cielo sopra New York
Innocenza trascinata attraverso una linea gialla
VERSIONE OSCAR 2003
E ‘primavera inoltrata
c’è una nuvola nel cielo di deserto,
Figlio del Padre, è vero o è la mia?
E ‘la fine della molla
c’è una nuvola nel cielo del deserto
Un bambino di un genitore, è lui o me?
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=nl72aA4U2SY]
Fonte: noticierou2.blogspot