Facile scrivere sugli U2
Facile scrivere di U2 quando li senti parte di te e scrivere un articolo sembra come mettere su carta un episodio della tua vita, un’emozione che hai tenuto chiusa nel cuore per tanto tempo fino a quando un cantante, Bono, non è riuscito a capire appieno cosa prvoavi ed ha fatto di quei sentimenti una canzone che rimarrà per sempre nella storia di tutti i tempi. Sta lì, in un cassetto della memoria, pronte ad essere ascoltata quando meno te l’aspetti o quando più ne hai bisogno. C’è qualcuno che certe canzoni non riesce più ad ascoltarle perchè, mi ha detto, “fanno ancora troppo male” e perché ascoltarle è come rivivere un momento ormai passato, che non tornerà mai più. C’è chi invece un pò si fa coccolare da parole che riportano alla memoria i tempi dell’adolescenza, quando si è convinti che il futuro non può che essere come lo si immagina.
Sono innumerevoli le testimonianze di chi ha fatto degli U2 la sua band preferita e per me è ogni volta una scoperta nuova, qualcosa che non avrei ritenuto possibile. Questa è l’ennesima testimonianza di cosa voglia dire essere donna, moglie e madre senza rinunciare a sentirsi fan appassionata.
“Ho conosciuto gli U2 un pò tardi, nel 1987, quando per caso, guardando alla tv un programma che trasmetteva video musicali, mi imbatto in un video girato in bianco e mero, una canzone che mi prese immediatamente con il suo ritmo prima dolce e soave, per diventare via via più forte ed aggressivo, con la voce meravigliosa di un cantante dall’aspetto sensuale ma che non avevo mai sentito prima. O forse si, ma non mi aveva ancora colpito così nel profondo. Quella canzone era “With or Without You”; la rock band che avrei amato svisceratamente da quel momento in poi era gli U2, quel cantante dallo sguardo magnetico ed affascinante era Bono, egli altri tre avrei imparato a conoscerli poco alla volta. Avevo 22 anni, e fino ad allora era stata la musica di Bruce Springsteen a trasmettermi emozioni più forti, quindi il rock ce l’avevo già nell’anima. Le mie vicende personali mi hanno impedito, non senza rammarico, di affrontare viaggi per assistere ad un loro concerto. Nel 2009 quando a Milano si teneva il Vertigo Tour, ero stata costretta a rinunciarvi di nuovo, con grande dolore. Promisi a me stessa che se fossero venuti più vicino a casa (Roma) non avrei perso l’occasione per niente al mondo. Il riscatto è arrivato prima di quanto sperassi, quando nel 2009 gli U2 annunciarono le date del loro nuovo 360 Tour e ci sarebbe stata la data a Roma! Puoi immaginare i salti di gioia! Per non parlare di quando finalmente ebbi in mano i biglietti, ancora arrossisco al pensiero: in quel bar si girarono tutti a guardarmi, con imbarazzo di mio marito. Finalmente avrei potuto vederli dal vivo, un’ esperienza unica, indimenticabile, resa ancora più bella per la coreografia a loro dedicata. Ricordo Bono mettere la mano sul cuore e dire “Viva l’Italia”. A parte questo, a parte tutto, posso solo dire che una volta che “loro” ti entrano nell’anima, non ne escono più. Gli U2 sono le concezione di appartenere a qualcosa di grande, di magico, di unico, e sapere di non essere soli, ma di sentirsi, insieme ad altri “U2 lovers, una grande famiglia.
Grazie ad Elisa, ed al suo importantissimo aiuto alla mia causa.
Tags: Vertigo Tour, With Or Without You