Scivolando sulla superficie delle cose (Parte 2)
Il nostro viaggio tra i segreti di Achtung Baby prosegue anche se rispetto all’album e alla sua produzione ci spostiamo avanti di 20 anni: ovvero nel 2011.
Proprio l’anno del recentissimo ventesimo anniversario dell’album celebrato con vari e prestigiosi formati di cofanetti.
L’attenzione quest’oggi la focalizzeremo su tre pezzi che nel cofanetto sono indicati proprio come B-sides.
Iniziamo da Down All The Days che non è altro che la versione embrionale di “Numb” su Zooropa.
La struttura del pezzo quindi rimane praticamente invariata ma oggi ci viene consegnata dopo 20 con un testo tutto nuovo e cantato da Bono (e non da Edge come in Zooropa).
Ovviamente il testo è importantissimo perchè ci fa capire molte cose sull’umore degli U2 nel periodo della crisi nera pre-Achtung Baby.
Basta la prima strofa per comprendere tutto:
|I miei occhi si sono oscurati / Hanno visto la gloria / Le mie orecchie si sono chiuse / Hanno sentito la tempesta / Le mie gambe sono indebolite / Da tutto questo inciampare
http://vimeo.com/31510343
La seconda canzone di cui parliamo è Oh Berlin sempre contenuta nel cofanetto celebrativo di Achtung Baby.
Questo è un pezzo importantissimo, è l’anello mancante delle storia di Achtung Baby.
Il testo di questa canzone serve a capire cosa ha spinti gli U2 ad andare a Berlino in quel freddo 1990 e serve a capire la profonda crisi di quattro uomini che avevano toccato da poco la cima del mondo.
La canzone si presenta in due modi diversi: musicalmente Adam e Larry eseguono un groove perfetto su cui Edge costruisce le sue trame armoniose insieme a Bono, il quale recita le strofe e canta i ritornelli.
Il risultato è da brividi.
|Neve bianca diventa fango / Un festival di marrone nella città del mio annientamento / Se ti fai un giro intorno, puoi entrarci / Köthner Straße achtunddreißig
|Guardare intensamente e non essere ricambianti / Guardare e non essere visti / Sentire nuovi sentimenti / piuttosto che capire dove si è appena stati / La fama…
|Inseguendo i fantasmi dei nostri eroi / Lou Reed, David Bowie, Iggy, Wim Wenders, Rilke / Cambiare aria piuttosto che cambiare te stesso / Chiedere consigli piuttosto che chiedere aiuto / Per rimanere sempre un vero amico…
A questo punto Bono dopo aver citato proprio Rilke, recita alcuni versi dello stesso poeta.
Questi versi li trascrivo in inglese per mantenere la bellezza:
|Who, if I cried out, would hear me among the angelic orders
And even if one to suddenly take me to its heart
I would vanish into its stronger existence
For beauty is nothing but the beginning of terror
That we are still able to bear and we revere it so
Because it calmly disdains to destroy us
Every angel is terror.
|Oh Berlino! Chi poteva pensare che ti avrebbero trovato solo cercandoti? / Oh Berlino! Quando batti le tue ali da angelo… / Oh Berlino! Quanti di noi si nascondono in te…
Chiudiamo con una delicata strumentale intitolata Near The Island che dopo la tempesta suscitata dalle emozioni e dalla sofferenza pre-Achtung Baby serve a riconciliare i nostri sensi…
Appuntamento a martedi prossimo con la terza parte solo su U2360GRADI.it!