Libertà e deserto (Parte 2)
Libertà e deserto.
Il perchè del titolo è chiaro: sono i sentimenti espressi da The Joshua Tree.
L’album del 1987 suggerisce grandi melodie che irrompono in grandi spazi.
Spazi fisici ma soprattutto spazi della mente.
La libertà può essere la libertà mentale e il deserto può essere una metafora importante, un deserto interiore, un senso di vuoto.
Il decennio degli anni ’90 è totalmente antitetico a tutto ciò con suoni metallici e più confusi misti a ritmi urbani e caotici.
La libertà dicevamo. Un qualcosa che anche grandi pensatori associano alle prime fasi della vita perchè è nell’adolescenza che si fanno le prime esperienze, nell’adolescenza c’è quella “perdita di innocenza”, la qual cosa si lega a doppio filo alla sessualità.
Questa lunga premessa introduce Deep in the heart, l’inquietante lato B di “I still haven’t found what I’m looking for”.
La canzone parla probabilmente del primo incontro tra Bono e Ali ma molte cose nel testo sono lasciate in sospeso intenzionalmente per lasciare alla nostra immaginazione il resto.
La chiave di volta della canzone è la parte di basso, è essa che da il ritmo e mantiene alta la tensione.
|Angelo tutto andrà bene / 13 anni, dolce come una rosa / Ogni petalo di lei sottile come un wafer / L’amore ti renderà cieca, prendendoti alle spalle / Ti farà sobbalzare / Angelo, o si nuota o si affonda
|Essenza di cedro, posso ancora vederla / Non puoi tornare in un posto che non hai mai lasciato…
|Nel profondo del cuore/ Nel profondo del cuore di questo posto
http://youtu.be/enucz2yF8tQ
Rimaniamo sempre in tema di incontri e ci teletrasportiamo in una Dublino del passato.
Bob e Iris (i genitori di Bono) sono ancora ragazzi e non sanno cosa li aspetta.
Loro figlio ha provato ad immaginare l’incontro dei suoi genitori e ciò che ne è derivato è qualcosa di molto bello.
Walk to the water lato B di “With or without you” è una canzone ad alto tasso di romanticismo.
Bono costruisce una gran linea melodica con un gran testo su una dolce musica che richiama alla memoria un’intima danza tra innamorati che ricorda anche le atmosfere di “Promenade”.
Il tutto ci viene presentato in forma onirica come una vecchia fotografia leggermente sbiadita dal tempo ma ancora vivida e bellissima.
A distanza di tanti anni il romanticismo di una passegiata in riva al mare rimane ancora immutato.
|Lei disse che non aveva freddo, aveva il cappotto sbottonato / Indossava bianche scarpe di tela / Intorno al collo aveva una collana argentata / ‘Mi è stata donata da mio padre’ disse /
…
Ti ho vista quel giorno, le tue labbra rosso ciliegia / Le tue gambe accavallate, le tue braccia ben aperte / I tuoi capelli colorati d’oro / E come un campo di grano tu eri accarezzata dal vento /
Cammina verso l’acqua / Cammina con me ancora un po’
“I still haven’t found what I’m looking for” sul lato B ha un’altra intrigante compagna: Spanish Eyes.
Questa canzone nata come una semplice “jam” è divenuta una delle b-side degli U2 più belle ed è anche stata eseguita live in qualche rara occasione.
Spanish Eyes è bisogno erotico puro.
Come vedremo nel testo si parla chiaramente di Ali con Bono che le dice quanto abbia bisogno di lei e quanto le manchi durante i lunghi tour mondiali.
Probabilmente è la prima vera canzone degli U2 che parla di bisogno erotico.
E che canzone…
|Il nostro amore splende come pioggia / In questi occhi spagnoli
|Lei arriva e porta colori / Lei accenderà la luce del giorno, lo sai / Perchè amo il modo in cui mi parli / E amo il modo in cui mi vieni incontro / Ed io ho bisogno di te più di quanto tu ne abbia di me
|Attraverserò il mondo per il verde e per l’oro / Ma saranno questi occhi spagnoli che mi riporteranno a casa di nuovo
Appuntamento a martedi prossimo con la terza parte dei segreti di “The Joshua Tree” solo su U2360GRADI.it!