U2: i dieci momenti TOP della loro carriera
Le band di maggior successo ad un certo punto della loro carriera si chiedono: “Quale sarà il prossimo passo?”. Per una band di successo come gli U2, ci sono stati parecchi momenti di svolta durante la loro carriera musicale, che hanno determinato anche il loro futuro come band.
1.PAUL MCGUINNESS FIRMA IL LORO PRIMO RECORD DEAL
Nel 1978 gli U2 vinsero un concorso per le band di maggior talento, ed un premio di 500 sterline che permise loro di registrare il loro primo demo. Inoltre venne ingaggiato Paul Mc Guinness come manager, divenendo così il quinto membro della band svolgendo un ruolo chiave per la loro carriera. Nel 1980 gli U2 firmarono un contratto discografico con la ISLAND RECORDS, e pubblicarono il loro primo singolo “11 O’CLOCK TICK TOCK” nel maggio dello stesso anno.
2.LE SESSIONI DI REGISTRAZIONE DELL’ALBUM “OCTOBER”
Nel 1981 gli U2 iniziarono a lavorare al loro 2° album. In quel momento Bono, Edge e Larry erano membri di un gruppo cristiano chiamato “Shalom” e il tema e i testi dell’album riflettano certamente questo aspetto. Essi si interrogarono sul bisogno di continuare ad essere membri degli U2, visto che il loro coinvolgimento in quel gruppo religioso era in completo contrasto con il mondo del rock. I tre presero la decisione di rimanere con la band ed ” October” fu rilasciato nel 1981 tra pareri contrastanti.
3. 13 LUGLIO 1985: LA PERFORMANCE AL LIVE AID
Nel 1985 gli U2 erano una delle numerose band che si esibivano dal vivo per raccogliere fondi a favore delle vittime della carestia in Etiopia. Gli U2 programmarono 3 canzoni per quel giorno, ma durante la loro performance di ” Bad”, Bono notò una ragazza in prima fila che veniva schiacciata dalla folla contro la barriera e saltò giù. Bono ballò con lei mentre la band continuava un lunghissimo arrangiamento di “Bad” e senza dubbio si chiese come era finito lì. In seguito fu documentato che la band raggiunse il massimo legame con il suo pubblico, proprio dopo quella performance al “Live -Aid”.
4. CONCERTO DI CAPODANNO: DICEMBRE 1989
Con la fine degli anni 80 gli U2 giunsero ad una svolta. Essi erano ormai divenuti una delle band più famose del mondo, avendo venduto con ” The Joshua Tree”, più di 25 milioni di copie. Durante quel concerto di capodanno Bono disse alla folla il bisogno da parte degli U2 di “cambiare ,andare via, per ricominciare a sognare ancora”. Il suo discorso alimentò la speculazione sulla band mandando i fans in preda al panico. Essi erano diventati una band ferma su se stessa, una band che aveva bisogno di reinventare se stessa e ottenere qualcosa di più distante dal suono di “The Joshua Tree”, ed in particolare di “Rattle and Hum”, che aveva ricevuto una risposta tiepida dal pubblico e catalogato i membri della band come giovani depressi ed estremamente critici di se stessi.
5. LA REGISTRAZIONE DI “ONE”AGLI HANSA STUDIOS DI BERLINO
Nel 1990 gli U2 volarono a Berlino per iniziare il lavoro su “ACHTUNG BABY”. Le sessioni di lavoro documentate in “The Sky Down”, furono molto complicate. Bono ed Edge vollero esplorare il mondo della musica elettronica e dance che stava nascendo in quel momento nel regno unito. Larry ed Adam preferivano invece il suono tradizionale degli U2. Nacquero quindi degli interrogativi sul futuro della band. La scrittura e la registrazione di ” One” cambiò tutto ciò. “Achtung Baby” venne pubblicato nel novembre 1991 e fu una completa re-invenzione per gli U2, con un suono diverso da tutto quello che avevano fatto prima. Quando i fans ascoltarono per la prima volta l’album si chiesero: “Ma sono davvero questi gli U2?”. E includo me stesso in quel gruppo di fans.
6. ERA POP
Nel 1997 gli U2 pubblicarono l’album “Pop”, completato molto anticipatamente per far fronte all’imminente tour mondiale. Bono in seguito ammise che l’album non riuscì a comunicare con il mondo nella maniera che lui auspicava. Come i suoi predecessori, “Achtung Baby” e “Zooropa” , “Pop” fu un album molto “Electro-Dance”, e ricevette recensioni diverse da fans e critici, con vendite inferiori a gli altri album prodotti. L’album lasiò la band ad un punto di svolta, nei termini di quella che sarebbe stata la loro futura direzione musicale.
7. “RICOMINCIARE A LAVORARE PER ESSERE LA MIGLIORE BAND DEL MONDO”
In seguito alle deludenti vendite ed alle critiche ricevute, gli U2 dichiararono di voler “ricominciare a lavorare per essere la migliore band del mondo”. Il loro album “ALL THAT YOU CAN’T LIVE BEHIND”, riunì i produttori Brian Eno e Daniel Lanois e fu un ritorno alle radici, facendo esultare i fans che preferivano il suono U2 più tradizionale. Fu un cambiamento anche per quanto riguarda le loro esibizioni live. Questa volta il palco degli U2 fu ridimensionato verso il basso con una sola passerella al centro, ben lontani dai video e dagli schermi dello “ZooTv”, o dal limone del “PopMart”.
8. L’ATTIVISMO DI BONO
Gli U2 hanno dimostrato di essere una band con una coscienza sociale e attraverso organizzazioni come “Amnesty International” e “GreenPeace”, hanno prestato il loro coinvolgimento. Bono in particolare è stato pesantemente coinvolto in progetti come “Red” o “Debt Aids” per sostenere le popolazioni africane ed in particolare per annullare il debito nei confronti delle grandi potenze occidentali.
9. 360TOUR (NO LINE ON THE HORIZON)
“No Line on the Horizon” è stato pubblicato nel marzo 2009. Anche qui ci sono stati pareri contradditori, e vendite basse per gli standard degli U2. Tuttavia il tour che ne è seguito è stato quello che ha incassato di più nella storia di tutti i concerti live. “The Claw” (l’artiglio) è stato il più grande palco mai costruito per uno spettacolo dal vivo degli U2, ai cui concerti hanno assistito più di 7 milioni di fans, stabilendo il record di presenze assoluto.
10. COME SEGUIRE GLI U2 DOPO IL 360TOUR
Dopo il “360Tour”, c’è stato un sacco di dibattito sul futuro degli U2. Bono ha detto che sentiremo parlare di loro forse l’anno prossimo, ma è anche probabile che non sia così, facendo irritare gli altri membri della band che avrebbero preferito più compostezza sulle dichiarazioni inerenti il futuro degli U2. Una cosa è certa, che sia quest’anno o l’anno prossimo il nuovo album significherà ancora una svolta per la band.
FONTE | CAROL FOSTER BY U2.COM
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