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“PRIDE”: IN THE NAME OF MARTHIN LUTHER KING

Inserito da on novembre 15 – 09:30 | 5.194 visite

Pride è senza dubbio uno dei più grandi successi internazionali degli U2; conosciuta anche da chi non è un loro “seguace”. Non tutti, però, forse conoscono la storia della canzone e a chi è stata dedicata.

Pride è la seconda traccia del celeberrimo “The Unforgettable Fire”, quarto album degli U2, pubblicato il 1 ottobre 1984. L’album è stato riproposto in versione rimasterizzata il 23 ottbre 2009, in occasione del venticinquesimo anniversario dalla sua uscita. Pride è uno dei due brani “tributo” contenuti nell’album, oltre a MLK, a Martin Luther King. La canzone fu inizialmente pensata per il presidente americano Ronald Reagan, famoso per il suo orgoglio. Dopo una serie di riflessioni, Bono decise di modificarlo, perchè Regan, secondo lui, non meritava una canzone per la politica estera che stava sostenendo. Fu così che il brano venne dedicato al reverendo King, uomo molto più meritevole. Curiosamente, nel testo del brano riferito all’uccisione di Martin Luther King (“Early morning, April four a shot rings out in the Menphis sky) contiene un errore storico del tutto involontario in quanto il reverendo King fu assassinato nel pomeriggio del 4 aprile e non al mattino, come canta Bono. Lo stesso Bono ha, in seguito, cercato di correggere l’errore cantando “early evening” invece di “early morning” in molte versioni dal vivo. Alla fine del pezzo, le parole “Free at last” si riferiscono alla conclusione del famosissimo discorso tenuto da King il 28 agosto del 1963 al Lincoln Memorial di Washington D.C, al termine della marcia della pace, davanti a oltre duecentomila persone.

Un piccolo cenno merita la città di Menphis in Tennesse, che, oltre ad essere scenario della morte di Martin Lutehr King, è anche la sede del Sun Studio aperto nel 1950 da Sam Phillips al 706 della Union Avenue. Grandi artisti della storia del blues e del R&B come B.B King, Junior Parker vi effettuarono registrazioni nei primi anni cinquanta. Verso la fine del decennio, il Sun Studio divenne una sorta di simbolo per molti artisti del rock and roll come Jonny Cash, Elvis Presley e Jerry Lee Lewis, dove incisero molti dei loro lavori più importanti.

La sede del Sun Studio venne successivamente trasferitoa al 639 Madison Avenue ed in seguito venduta a Shelby Singleton che la trasformò nella Sun International Corporation, che fu trasferita a Nashiville.

Negli anni ’80 il Sun Studio venne riaperto ed il fascino della sede originaria ebbe il potere di attrarre diversi artisti, tra cui gli U2 che vi effettuarono le registrazioni per il loro album Ruttle and Hum, avvaelndosi delle nuove apparecchiature che lo studio aveva acquistato dal produttore Terry Manning.

La Sun Record Company è stata inserita nella lista del National Historic Landmark, lista dei luoghi statunitensi tutelati per il loro valore storico, il 31 luglio 2003.

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