Q Magazine: il succo dell’intervista agli U2
Come tutti sappiamo, Q Magazine ha pubblicato un numero speciale in cui viene rilasciato Achtung Baby coverizzato da grandissimi artisti e dal titolo”AHK-toong BAY-bi’. In questo numero la rivista ha anche fatto una interessante intervista alla band, dove trapelano informazioni interessanti, sopratutto per quanto riguarda il nuovo lavoro degli U2. In prima cosa loro lo definiscono ‘molto diverso da tutto ciò che abbiamo sentito fin’ora riferendosi al concerto al Glastonbury Festival. La serata al festival Bono la ricorda definendola che non era il letto di rose quindi non era certo una situazione facile dichiarando: ‘ha indossato scarpe che non erano adatte al bagnato al Glastonbury ed avevo paura di cadere”.
Tornando al nuovo disco dice: “Sul nuovo lavoro della band? Siamo veramente lavorando su tre nuovi album …. Li abbiamo, sì. Abbiamo un ottimo lavoro con RedOne. E’ come uno shock. Poi abbiamo messo delle canzoni di Michael Stipe [REM] ed è stato come dire ‘Che! Non suonano come U2’. Avremmo potuto tirar fuori già quest’anno un nuovo disco ma non lo abbiamo fatto perché preferiamo attendere. La domanda che ci poniamo quest’oggi è: Perché la gente ha bisogno di sentire un nuovo album degli U2? Possiamo ricominciare da capo? Non lo so..!
Adam Clayton: “Adam Clayton “… ciò che abbiamo imparato dalle sessioni con Danger Mouse. Penso che abbia portato alla luce qualcosa che è l’essenza della band, ma con un diverso ‘colore’ “.
Bono ha anche commentato che è molto importante per la band le sue canzoni diventano successi alla radio, raggiungendo il grande pubblico. E alla domanda ‘Cosa pensa della gente degli U2, Bon risponde: “Siamo la band più amata e più odiata del mondo. Molte delle ragioni per cui la gente non piace, oltre a me, qualcosa che posso capire, perché a volte non mi piace vivere con me stesso, sono ciò che ci rende interessanti “.
Opinione personale: Il prossimo album degli U2 non sarà come andare ad ascoltare qualcosa che non abbiamo mai e poi mai ascoltato, ascoltando gli U2. Sarà come vedere il passaggio da The Joshua Tree ad Achtung Baby oppure come lo è stato più in la con POP.
E voi cosa ne pensate?
Ecco l’articolo scannerizzato per voi:
Fonte / U2fanlife
Tags: Q Magazine, U2