Gli U2 rivisitano “Achtung Baby” e si interrogano sul futuro
Bono: “Saremmo molto lieti di finire con “No Line on the Horizon”
Chiedi a Bono una domanda difficile e si potrebbe ottenere una risposta più dura. Gli U2 stanno per rilasciare il loro progetto di ristampa più ampio dal 1991 ed è Achtung Baby-l’album in cui hanno mescolato il funk, il rumore, il sesso, l’ironia e l’insicurezza. Quindi, come quest’aspetto sontuoso s’inquadra con i vecchi testi della band “Glorifichi il passato quando il futuro si è prosciugato?”
“Non sono così sicuro che il futuro si sia prosciugato”, dice Bono, il quale è stato infastidito da chi ha pubblicato interventi relativi agli U2- nonostante abbiano appena terminato il tour con il maggior incasso di tutti i tempi.“La band è del tipo, “Vuoi tacere di essere irrilevante?, dice Bono. Ma lui non può farne a meno- anche se gli U2 sono stati dentro e fuori dallo studio con vari produttori di recente, Bono solleva la possibilità che la band abbia pubblicato il suo ultimo album.”Saremmo molto lieti di finire con “No Line on the Horizon”, dice, prima di riconoscere l’improbabilità di questo scenario: “Dubito che”.
Bono ammette che dopo il 1988 il film e l’album “Rattle and Hum” hanno contribuito a convincere alcuni appassionati di musica che erano diventati irrimediabilmente solenni e pomposi- e tutto ciò ha suggerito loro una via d’uscita.”Ironia della sorte, essere costretti a guardare indietro mi ricorda di come si possa riemergere per la fase successiva”, dice Bono. “E questo non significa che devi indossare occhiali da saldatore o vestirti con abiti femminili. Reinvenzione è qualcosa di molto più profondo”.
Non è mai stato facile per gli U2 andare avanti, come viene raccontato negli outtakes, lati B e prime versioni delle canzoni di Achtung portate alla luce in un cofanetto nuovo- e in “From the Sky Down”, il film documentario sulla nascita di Achtung Baby del regista Davs Guggenehim. Il film, che ha aperto il Toronto Internetional Film Festival, mette in chiaro che la ricerca di un nuovo suono ha portato a ciò che The Edge chiama “una serie potenzialmente interminabile di difficoltà.” Nel tracciare la creazione di “One”, il film rivela anche che parole come “Siamo uno, ma non siamo gli stessi” si riferiscono molto di più alla fratellanza che esiste nella band, più che qualsiasi altra cosa.
“Ho pensato (riferito ad Acthung Baby) che è stato un momento davvero supercool in una vita non sempre supercool”, dice Bono con una risata, e (rivolto a Guggenehim) vai e fai un film non cool su di noi!”
La band ha registrato la maggior parte dell’album negli Hansa Studios di Berlino, e come ha scritto il co-produttore Brian Eno, sono emerse immediatamente le linee guida estetiche: le parole d’ordine in questo disco sono state trash, usa e getta, scuro, sexy ed industriale. “Abbiamo scoperto che era più interessante partire da un luogo estremo”, dice The Edge.
“Alcuni dei suoni estremi non sono stati raggiunti con sofisticate attrezzature”, aggiunge The Edge. Invece, hanno semplicemente sovraccaricato la loro console di registrazione. E’ stato letteralmente come chiedersi:“cosa succede se si tenta di andare a 11 ?”, dice il chitarrista.
Per la band, è stata rivelatrice la riscoperta di testi molto diversi e arrangiamenti sulle prime versioni dei brani- “Trying to Throw Your Arms Around the World”, per esempio, suona come un brano folk irlandese. “La prima volta che la vernice cade sulla tela è un momento molto, molto emozionante”dice Bono. Era affascinato da una linea nella prima versione di “Who’s Gonna Ride Your Wild Horses”che rifonde la sua storia come una storia d’amore “parassita” (“Your innocence I’ve experienced”), mentre the Edge è convinto che la melodia più sobria di questa versione sia superiore della traccia uscita.
Una delle outtakes più intrigante, “Down All the Days”, ha la stessa traccia di sostegno di “Numb”, tratto dal successivo album “Zooropa” del 1993, con Bono che canta una canzone completamente diversa. “Questa è una traccia abbastanza scardinata con melodia e testi molto tradizionali”, dice the Edge. “Ha quasi funzionato”.
Nel frattempo non si conoscono ancora i piani futuri degli U2. “E’ molto probabile che potreste sentire qualcosa di nostro il prossimo anno, ma è altrettanto possibile di no, dice the Edge. Aggiunge Bono, “Abbiamo così tante (nuove) canzoni, alcune delle nostre migliori.” Ma io voglio prendermi del tempo per andare e perdermi nella musica. Voglio prendere i miei figli e mia moglie e scomparire con il mio i Pod Nano, alcuni libri e una chitarra acustica”.
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