Endeavour: Mark Kelly dall’Iss durante il concerto degli U2
“7 billion one nation imagination it’s a beautiful day”. Sono le parole del comandante di Endeavour, Mark Kelly. Ma questa volta recitate davanti ad un palcoscenico, in mezzo alle voci di migliaia di persone, raccolte al Quest Field di Seattle per il concerto degli U2, lo scorso 4 giugno.
Non il silenzio ovattato dei cieli, percepito dalla Stazione Spaziale Internazionale, o ancora durante le spacewalks. É l’urlo degli appassionati, il pubblico di uno spettacolo musicale che dialoga con lo spazio. “Immaginate un uomo che guarda su di noi da 200 miglia di distanza. Guardando il nostro bel pianeta affollato, che cosa ci avrebbe detto? Cosa è passato per la sua mente comandante Kelly?” dice Bono. E il volto del comandante si affaccia dai maxischermi del 360° Tour: “Ciao Seattle … dalla Stazione Spaziale Internazionale. Sono impaziente di tornare a casa. Dite a mia moglie che la amo molto … lei lo sa“.
Il primo pensiero di Kelly va alla moglie, la deputata Gabrielle Giffords, da poco risvegliatasi dal coma dopo l’attentato subito lo scorso gennaio. Il messaggio è stato registrato quando ancora l’equipaggio di Endeavour si trovava a bordo della Iss.
Non è la prima volta che la band degli U2 si affaccia nello spazio. Già nel 2009 Bono&Friends chiesero alla Nasa di dialogare con l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale durante il precedente tour mondiale. E nel corso dell’ultimo tour, diversi filmati registrati a bordo della Iss sono stati proiettati durante gli spettacoli.
Sicuramente il pubblico di un concerto non è lo stesso che segue una missione spaziale, anche se per quest’ultimo gli U2 si sono davvero superati. Il palco somigliava più ad un’immensa piattaforma di lancio con tanto di missile puntato verso il cielo.
“Lavorare con gli U2 è atipico per la Nasa“, ha spiegato Bill Gerstenmaier, amministratore associato della Nasa per le operazioni spaziali. “Combinando il loro tour mondiale con l’Iss, sempre più persone estranee al nostro mondo hanno imparato a conoscere la Stazione Spaziale Internazionale e l’importante lavoro che stiamo facendo in orbita“.
Parlando sul palco a Houston lo scorso anno, Bono ha detto: “Queste sono le persone migliori del mondo, che si impegnano a capire come il nostro piccolo pianeta esista in questo universo che chiamiamo casa“.
Un ponte tra la Terra e il cielo, tra uomini per noi considerati giganti che non temono distanze né velocità, inarrivabili e complessi come le missioni che svolgono. Le parole di Bono vanno poi a Gabby Giffords, moglie del comandante Kelly, a cui augura “a Beautiful Day”.
Un grazie a Francesca M. per aver segnalato questo articolo.
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